- Accesso stradale
- regolare
Escursione che fatta in giornata è veramente lunga, anche perché il sentiero fino al Menabreaz, seppure molto bello, è spesso decisamente ripido. Dal Menabreaz in poi, in particolare nel canale, la progressione è ancora più faticosa, soprattutto perché si svolge su terreno molto instabile. Dopo il bivacco i segnavia e gli ometti permettono di seguire abbastanza agevolmente una traccia esile ed erbosa che porta piuttosto comodamente fino a quota 2750/2800, nei pressi di un grosso masso con un ometto ed un’ultima, evidente, freccia gialla. Qui si deve attraversare, praticamente in piano, il colatoio detritico fino a reperire una serie di ometti che guidano verso la sponda sinistra orografica del giusto canalone, nei pressi di un tratto più erboso (vedi foto). Da qui è sufficiente seguire la vaga, molto detritica ed instabile traccia, badando a reperire i rari ometti. Dalla vetta, a parte le nuvole di giornata, grande panorama. Veramente stupendo il sito dove si trova il bivacco, soprattutto per lo splendido Lago Inferiore. Avvistata una femmina di camoscio con il cucciolo. Incontrato un escursionista solitario, dopo il bivacco, che rientrava da un infruttuoso tentativo di salita. In discesa, dopo il bivacco, colti dal temporale con un’ora e mezza di pioggia, seppure non troppo violenta. In vetta ottimo segnale Wind e Vodafone. Con Fausto.