Un gran bel viaggio, su una, anzi sei montagne che si susseguono in un dedalo infinito di tiri, praticamente tutti belli. La richiodatura parziale delle soste e l’aggiunta di qualche spit rendono la salita più sicura, ma l’impegno globale rimane elevato considerati lo sviluppo e l’esigenza di doversi proteggere integralmente su molti tiri, ricercando l’itinerario migliore.
Ricordo che dal rifugio (si sta benissimo e i gestori sono molto gentili) all’attacco bisogna calcolare circa due ore, mentre dal bivacco in cinque minuti si è sotto la prima torre. Noi abbiamo scelto il rifugio, e siamo stati fortunati, perchè in seguito abbiamo scoperto che il bivacco era pieno.
Impegate dodici ore, discesa dalla vetta verso il rifugio comoda e veloce, segnalata con segni rossi ed ometti e protetta con alcuni cavi.
Un salutone a Federico, grande compagno in questa bella avventura fuori porta