Nevado Sajama Via Normale dal Versante O e dalla cresta NO

Nevado Sajama Via Normale dal Versante O e dalla cresta NO
La gita
ste_6962
5 21/08/2010

Una grande montagna e una salita di grande soddisfazione ! Era l’obiettivo principale del mio viaggio in Bolivia..e sono riuscito a coronare questo desiderio riuscendo a salire sulla cima della montagna più elevata della Bolivia. Dopo un giorno di permanenza a Pueblo Sajama per organizzarci e fare conoscenza con la nostra guida, cercare l’arriero e i muli per trasportare i materiali al Campo Base con il fuoristrada del nostro autista Ramiro ci siamo portati al termine della stradina sterrata, dove ha inizio il sentiero per il Campo Base. Dopo aver seguito il carico del nostro materiale sui muli, io e il mio socio Claudio ci avviamo verso il Campo, che raggiungeremo nel giro di 2 ore di tranquilla camminata. Il campo Base è molto ampio, pianeggiante e situato su sabbia e terriccio, fortunatamente non c’è vento e c’è poca gente per il momento. Riusciamo a montarci la tenda senza problemi e al riparo di un piccolo muretto di pietre. Dopo di noi arrivano un gruppone di francesi (da Pueblo Sajama) e due italiani (scesi dal Campo Alto) (19/8). Noi non abbiamo cuoco e tenda mensa, per cui cuciniamo in autonomia con il nostro fornelletto, una minestra, un buon the e poi ci infiliamo in tenda…prima che la temperatura diventi rigida. il 20/8 ci svegliamo senza fretta, facciamo colazione e in compagnia di Leoncio (la nostra guida) ci avviamo verso il Campo Alto. La salita si è svolta su un sentiero che risale la morena, abbastanza ben tracciato, poi un traverso in diagonale per raggiungere la cresta NO del Sajama. Da qui fino al campo alto il terreno è sempre molto ripido e a tratti malagevole per il pietrame e il terriccio sul quale si cammina, nel giro di circa 4 ore comunque siamo arrivati al Campo Alto posto a 5700 m. Siamo un pò stanchi, ma è normale data la quota. Con calma ci montiamo la tenda e ci sistemiamo. Non c’è acqua, per cucinare Claudio ha recuperato un blocco di ghiaccio (che riduciamo in pezzi più piccoli con la piccozza e mettiamo in pentola !) e poi mettiamo mano ad una delle nostre bottiglie d’acqua. Noi abbiamo utilizzato due portatori che hanno trasportato qui la tenda, l’acqua, il fornello a gas, le bombole..per consentirci di salire con meno carico sulle spalle e non arrivare quassù troppo stanchi e/o provati. Cuciniamo un’altra delle nostre minestre, prepariamo il thermos per il the…e poi a nanna ! (21/8) sveglia alle 2,30. Temperatura rigida…una veloce colazione e mi preparo…ma purtroppo mi rendo conto che partirò solo io con Leoncio, Claudio non ha dormito niente e ha un forte mal di testa, preferisce rimanere in tenda, non se la sente di provarci. Partiamo quindi, frontale in testa, su un ripido costolone detritico, insieme ad altri 10 francesi e a 2 italiani, dopo circa un’ora e mezza arriviamo alla base del passo chiave, un canalino di circa 200 metri di dislivello e pendenze di 45° e 50° ma tutto ghiacciato e con numerosi penitentes. Lo superiamo abbastanza agevolmente e poi risaliamo una cresta rocciosa che ci porta finalmente alla base del ghiacciaio. La prima parte del ghiacciaio (quasi 300 m. di dislivello) era irta di penitentes, alcuni alti anche un metro e mezzo, che ci hanno costretti a continue deviazioni. Sembrava di muoversi in una specie di labirinto ! Poi una volta raggiunto l’ampio crestone si sale bene su neve ghiacciata e dura, sono pendii di circa 40° che salgono direttamente in vetta. Aggirati nella parte alta 2 crepacci, un ultimo ripido pendio e siamo finalmente sul pianeggiante e immenso calottone della cima ! Mai visto prima d’ora una vetta tanto ampia e pianeggiante come questa ! Pensare che su questo calottone hanno pure giocato una partita di calcio!! Giornata splendida, con cielo sereno e visibilità ottima..ma anche freddo gelido (in cima eravamo a -18°!!). Io e Leoncio abbiamo raggiunto la cumbre in 5,40 ore. Una gran bella salita che mi è piaciuta moltissimo ad una grande montagna e in un contesto ambientale veramente grandioso !! Pienamente soddisfatto…grazie Sajama !! Dopo quasi un’ora di permanenza in vetta iniziamo la discesa, e nel giro di 3 ore raggiungiamo nuovamente il Campo Alto. Da qui smontiamo la tenda e dato che siamo ancora in forma scendiamo prima al Campo Base e poi direttamente a Pueblo Sajama. In serata siamo con le gambe sotto il tavolo nell’alloggiamento di Eliseo a festeggiare la cumbre !! Peccato solo che Claudio non sia potuto salire e condividere con me la gioia della cima raggiunta !

Salita fatta in compagnia di Claudio S. di Bordighera e di Leoncio (guida boliviana). In vetta siamo arrivati io e Leoncio. Un grazie anche ai due portatori Felipe e Manuel, al mulattiere Josè e ai suoi due asini che hanno portato sù e giù dal Campo Base i nostri materiali. E non ultimo a Leoncio, oltre che guida preparata ed affidabile si è rivelato anche un’ottima persona !

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