Sabbione (Punta del) o Hohsandhorn dalla Diga di Morasco

Sabbione (Punta del) o Hohsandhorn dalla Diga di Morasco
La gita
ste_6962
4 27/07/2014

Ma che mese di luglio veramente anomalo! Trovare un weekend intero con meteo solamente accettabile è stato davvero impossibile! Ed è un continuo rimandare le salite messe in lista da tempo, cercando sempre possibili alternative, poi essendo nevicato sopra i 3200 metri abbiamo dovuto cambiare in corsa la meta, e decisa solo sabato mattina all’ultimo momento prima di partire. Arrivati alla Diga del Lago di Morasco cielo molto nuvoloso e una leggera pioggia…non proprio invitante come giornata. Iniziamo la salita sotto la pioggia, sul sentiero diretto (con segnavia 9, quello sconsigliato per la possibile caduta di pietre) che sale subito ripidamente, poi traversa a sinistra e una ripida pietraia ci ha portati al Rifugio Mores (attualmente chiuso), sentiero ottimamente segnato e con cartelli segnaletici presenti ad ogni bivio. Per fortuna, pur rimanendo cielo coperto almeno ha smesso di piovere, e l’ultima oretta di cammino verso il Rifugio Claudio e Bruno è filata via senza pioggia, accompagnati invece da un vento abbastanza fastidioso e forte (quest’anno ormai sembra quasi che io abbia fatto l’abbonamento alla nebbia e al vento…però caro Giove Pluvio ora bisogna cambiare registro!!). Saliti in circa 3 orette al rifugio, una struttura davvero confortevole, ben tenuto e ospitale. Ottime l’accoglienza, la sistemazione ed il trattamento, complimenti ai volontari dell’O.M.G che lo gestiscono! Oltre a noi sono presenti una quarantina di persone, quindi il nostro soggiorno è stato piacevole, camera da 6 posti tutta per noi due e cena di ottimo livello! Al mattino, ci siamo messi in cammino verso le 6,00 con cielo ancora nuvoloso, ma con nuvolosità alta e visibilità ottima, unici ad essere partiti oltre a 4 svizzeri diretti al Blinnenhorn. Il primo tratto si è svolto su una morena quasi pianeggiante e poi in leggera discesa, con traccia di sentiero ben indicata da vari ometti fino a raggiungere il ghiacciaio del Sabbione, perdendo quasi 100 metri di quota. Noi per scrupolo ci siamo legati, ma nelle condizioni attuali è possibile salire senza problemi slegati, non ci sono crepacci lungo la via di salita! Nessuna traccia presente, ma il percorso è facilmente intuibile, noi abbiamo traversato subito in diagonale verso sinistra, superando un lungo tratto pianeggiante di ghiaccio grigio scoperto, ma con i ramponi si passa senza problemi, portandoci alla base del bel pendio che porta al Passo Mittleberg. Siamo saliti con alcune diagonali da destra a sinistra su una rampa abbastanza ripida, raggiungendo poi il colle su terreno poco inclinato e quasi pianeggiante. Lungo la salita della rampa è anche salita la nebbia, ma fortunatamente è durata poco, poi si sono fatte largo delle schiarite che ci hanno consentito di vedere la parte restante di percorso per salire in cima. Sul ghiacciaio oggi erano presenti circa 15 cm di neve fresca, ma durante la notte c’è stato rigelo e la marcia non si è rivelata particolamente faticosa. Salita sfruttando ancora le lingue di neve presenti con i ramponi ai piedi l’ampia cresta, un tratto più ripido ci ha portati sull’ampia e spaziosa cima, stavolta a darci il benvenuto c’era una croce metallica, ma fortunatamente abbastanza contenuta nelle dimensioni. Cielo sempre abbastanza nuvoloso ma con varie schiarite, tale da consentire la visuale di un panorama accettabile! Ci siamo trattenuti in cima per quasi 1 ora e poi scesi senza problemi. Dal rifugio alla cima siamo saliti in ore 2,30 e scesi in ore 1,40 fino al Rifugio Claudio e Bruno. E nel giro di altre 2 ore di cammino siamo rientrati al Lago di Morasco. Oggi su questa cima siamo saliti solamente noi due e nessun altro, solo dal rifugio verso il fondovalle abbiamo incrociato almeno 80 escursionisti che salivano verso i rifugi. Un bel weekend e una bella salita, anche se fatta con un meteo non certo ottimale, però il contesto ambientale, la salita in sé e qualche spiraglio di panorama osservato dalla cima hanno dato un senso alla nostra scelta di essere saliti quassù, la nostra gita non è stata malaccio e siamo scesi soddisfatti, anche se il panorama avrebbe potuto essere spaziale…come quello ammirato dalla Punta d’Arbola anni fa! Chiaramente non era proprio la salita che avrei voluto fare a fine luglio…ma se il meteo non consente grandi possibilità allora ben vengano anche gite più semplici ma appaganti come questa!

Un bel weekend in Val Formazza, una bella gita fatta e uno scenario ambientale che da solo ripaga la scelta fatta e il costo del viaggio per essere venuti quassù! Una segnalazione di merito al Rifugio Claudio e Bruno, alla gestione e al trattamento ricevuto, vi assicuro che è un vero piacere soggiornare qui. In ottima compagnia di Davide I. del CAI Ligure Genova, due “Camosci” a spasso per la Val Formazza, scelta comunque azzeccata! Caro Giove Pluvio ora però datti una regolata! Ormai dovresti aver esaurito l’abbonamento alle mie gite, penso di aver scontato abbastanza con nuvole, nebbia e pioggia in tutte le salite fatte a luglio…e anche prima!

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