Rutund (Bric) da Ponte Pelvo

Rutund (Bric) da Ponte Pelvo
La gita
stratocaster
4 05/07/2020
Accesso stradale
Tratti di asfalto rifatti nel vallone di Bellino

Commento tecnico: leggere gli itinerari descritti su Gulliver invece di salire a intuito seguendo il percorso invernale sarebbe stata una scelta azzeccata!
In salita ci siamo tenuti in vicinanza del torrente che scende dal vallone dell’Antica Miniera, il risultato è stato: diversi avanti-indietro nell’erba alta, un “divertente” ravanage nel lariceto superando diverse sagne e un fastidioso attacco di allergia da polline (belle fioriture).
Recuperato intorno a quota 2150 il sentiero U24 abbiamo raggiunto Bric Rutund in compagnia di fastidiosissimi insetti (in ordine decrescente di dimensioni: mosconi, mosche, zanzare, moscerini). Al ritorno abbiamo fatto più attenzione e, sebbene a tratti si perda nell’erba di inizio stagione, il sentiero è rintracciabile e ha una sua logica.

Parcheggio a Ponte Pelvo abbastanza frequentato, meglio arrivare un po’ prima di noi (09:45).

Sono stato diverse volte a Bric Rutund, quasi sempre con neve e solo una volta in stagione estiva. Pensavo fosse più frequentato anche nei mesi caldi considerato il dislivello ridotto, la vista estremamente panoramica e – sopratutto – quante persone trovi in invernale. Invece eravamo solo io, Silvia e altre due persone che scendevano dalla punta (saluti!).
Mi dicono che quando salgono gli animali da alpeggio il sentiero risulta poco pulito, sarà quello il motivo?
Anyway, oggi:
1) vista notevole su Viso, satelliti, Valle Varaita e alto vallone di Bellino;
2) giornata decisamente calda;
3) zero animali (ma era tardi);
4) gita corta per tornare a valle prima che, presumibilmente, un serpente immobile di automobili blocchi la strada;
5) segnale Wind, assente da poco oltre il bivio per Bellino, che riappare magicamente in punta!

Link copiato