Partiti alla 5 dall’auto, in cima in meno di 5 ore. Il cielo limpido e le poche chiazze di neve ben rigelate sotto il rifugio ci fanno capire che le condizioni si manterranno discrete per l’intera gita. Solo il pendio sotto il colle ha mollato più del dovuto ma c’è l’alternativa delle rocce e detriti sulla destra e dopo che ho visto scivolare un alpinista che scendeva, fermatosi oltre 100 metri sotto per fortuna senza conseguenze, non ho avuto dubbi a optare per le roccette sia in salita che in discesa per quel breve tratto. Panorama grandioso dalla cima dove sono transitate oggi una quarantina di persone salite da entrambe le vie. Comodo sentiero fino al rifugio e poi percorso ben evidente con tracce ed ometti, coi ramponi sulla parte glaciale, in cordata solo in discesa, nessun crepaccio degno di nota sul percorso. Un grazie al socio, il gulliveriano gambalesta ( di nome e di fatto !), ottimo conoscitore di queste valli col quale finalmente si riesce a fare una bella gita.