- Accesso stradale
- Strada ormai pulite e priva di ghiaccio.
- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Farinosa compatta
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Partenza alle 8 con -1 gradi da Bonne. Neve dura e rigelata. Si sale bene senza coltelli fino al pendio che porta al Rifugio degli Angeli, che per percorrere più serenamente conviene mettere. Neve che quando l’abbiamo percorso non accennava a mollare causa velature diffuse che limitavano l’irraggiamento solare. Dal Rifugio su traccia autostradale seppur gelata si arriva nel meraviglioso pendio sotto la vetta. Pendio ripido finale ben scalinato con neve dura, che si consiglia di percorrere con picca e ramponi. Noi scesi per la via di salita, probabilmente gli unici tra i pochi scialpinisti oggi diretti al Rutor. Discesa su bella neve farinosa compatatta fino al Rifugio. Da li neve primaverile che aveva ben mollato ma appena aumentate le velature ha subito iniziato a rigelare, comunque ben sciabile e divertente. Pendi finali con perfetta neve trasformata. Giornata epica e panorami meravigliosi conclusasi con un pranzo delizioso all’Hotel Perret, locale spaziale e cucina incredibile, venire in valle e non passare da loro dovrebbe essere illegale. Il Rutor rimane sempre meraviglioso da qualsiasi parte lo si salga.