Rutor (Testa del) da Bonne

Rutor (Testa del) da Bonne
La gita
barrosismo
5 22/04/2018
Accesso stradale
Strada pulita fino a Bonne. Pochi posti lungo la strada
Osservazioni
Visto valanghe lastroni esistenti
Neve (parte superiore gita)
Primaverile/trasformata
Neve (parte inferiore gita)
Bagnata
Quota neve m
1600
Equipaggiamento
Scialpinistica

Sci ai piedi dalla sbarra di Bonne sulla poderale. Partito alle 5.20 da Bonne arrivo al ripiano di fine poderale alle prime luci. Non mi è molto chiaro dove andare. Sicuramente non a sinistra verso il Mont Arp Vielle, ma a destra verso gli alpeggi non ci sono tracce e ho qualche dubbio. Alla fine trovo il bollo 16 sull’alpe e seguo una labile traccia verso monte. Salendo il percorso si fa evidente e mi tranquillizzo. Coltelli indispensabili da quota 2400 m ovvero dove inizia il tratto ripido che su neve gelata e con numerose inversioni e traversi porta al colletto a monte del rifugio Scavarda. L’ultimissimo passo è una ravanata senza senso su un blocco di neve simil-cornice. Passo a piedi questo punto pericoloso esposto sulle barre rocciose sottostanti. Meglio stare bassi e salire a piedi (ramponi utili) gli ultimi metri tutto a destra salendo. Girato l’angolo il panorama è fantastico ma al sole c’è caldissimo. Mi avvio per i pendii su traccia evidente in cui tengo i coltelli. S’alternano tratti in neve molle e lunghi traversi gelati. Nel canale sotto al colle la traccia è ripida ma la neve tiene bene. Ultimi 20 m a piedi, non ho usato i ramponi date le peste profonde. Dal colle alla cima facile traverso a monte dell’enorme ghiacciaio del Rutor, bellissimo. Condivido la vetta, raggiunta alle 10, con 6 stranieri provenienti da più nazioni e diretti alla discesa su Planaval. Panorama da lacrime, no vento, no freddo, un sogno! Discesa in traverso fino al colle su polverella riportata. Dal colle per i primi 30 m la neve è molle e non tiene, delle sane derapate mi fanno uscire dall’empasse…Scendendo la situazione migliora e la neve, pur bagnata, mi tiene a galla e velocemente seguendo vecchie tracce arrivo al colletto sopra al rifugio. Girato l’angolo la neve è dura ma super-grippante. Scendendo (bello ripido!) il sole rende in pendii strepitosi e in un amen, con belle curve tra i roccioni, sono agli alpeggi. Da qui è una moquette velocissima e si potrebbe andare a mille! Gli ultimi 70-80 m a monte della poderale sono sfondosi. Stradina facile e abbastanza scorrevole, divagazioni sconsigliate per neve pappa. Gita in condizioni più che buone, ma è obbligatorio rispettare rigorosamente il timing.

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