Ruetas (Monte) e Monte Morefreddo da Pattemouche per il Clot della Soma

Ruetas (Monte) e Monte Morefreddo da Pattemouche per il Clot della Soma
La gita
pedrito
4 16/07/2008
Accesso stradale
ATTENZIONE SOLO FINO AL PONTE DOPO PATTEMOUCHE POI NAVETTA informarsi

attenzione l’acceso auto alla Val Troncea è limitato al Ponte sul Chisone non si può raggiungere il parcheggio tradizionale, perchè spazzato dall’alluvione, il divieto è poco chiaro: cartello di divieto di sosta con ordinanza affissa scritta in piccolo… esiste un servizio navetta. Telefonare al rifugio Troncea per info.

Ed altra giornata da ****!!!
Solitario (d’altronde questi sono i pregi e difetti di lavorare in rifugio…) colgo l’occasione delle previsioni ottime per questo anello a cui diversi anni fa avevo dovuto rinunciare per maltempo..
Consiglio di prendere il sentiero 330 per il Morefreddo che attraversa un incantevole angolo della val troncea, attenzione se perdete il sentiero dopo Seytes (diverse tracce) puntare in direzione del macereto affiorante dietro le baite diroccate: il sentiero taglia proprio lì; e seguire le numerosi bandierine che piegano in direzione est/sud est e costeggiano la pineta soprastante la borgata sul suo lato destro, a volte il sentiero sembra perdersi un po’ nel bel bosco, ma se state attenti reperite le numerosissime bandierine metalliche. sbucati dal bosco, se eventualmente perdete il sentiero doveTe piegare sull’evidente dorsale sulla sx (salendo) del vallone del Clot del Prà, che sfocia nella sommità del Monte Morefreddo, da qua la via più semplice dato che non esiste sentiero per la sommità del Ruetas è percorrere la bella mulattiera che i taglia i pendi nord della montagna e al secondo tornante (come giustamente già segnalato dalle precedenti relazioni) si punta alla sella caratterizzata dalla dx (salendo) da un cresta con piccoli torrioncini, con percorso faticoso e abbastanza ripido su pietraia, ma non pericoloso o difficile, si perviene così a una piccola conca e in breve all’omino di vetta.
Ridisceso al sentiero, ho finalmente percorso il sentiero-balcone degli alpini che mi era stato consigliato parecchia anni fa da un guardiaparco: in effetti è una bella mulattiera balcone che taglia il ripido pendio est del Ruetas, c’è qualche cavo d’acciaio a mio avviso abbastanza inutile, perché in caso di neve (inzio stagione) conviene portarsi picca e ramponi dato l’attraversamento di alcuni canaloni, ovviamente adesso è totalmente privo di neve, e quindi facilissimo, arrivati alla depressione del Colle dell’Arcano, proseguire dopo aver attraversato un ponticello ligneo attraversando delle caratteristiche rocce rosse (ferrose) qua anche se non segnalato vi è il bivio del Colle dell’Arcano: il sentiero sembra scendere verso il Vallone di Massello, voi dovete invece affacciarvi sul lato della Val Troncea (ovest) e vedrete una traccia labile (bollo fresco), cominciate a scendere, ma la traccia dopo pochi metri taglia subito in quota (direzione sud ) fino a una zona di sfasciumi (bandierina metallica) da lì si prosegue riscendendo di nuovo in direzione ovest: il sentiero nel vallone di discesa in molti tratti sembra perdersi, ma dovete seguire l’abbondantissima segnaletica (ancor più visibile se vi girate…) fino a pervenire alla vasca, piegando a dx ritornate a Seytes, piegando a sx raggiungete il sentiero per il Beth-Ghinivert e quindi scendete al Rifugio Troncea e da qua all’auto.
Gran bel giro con poco spostamento lineare, selvaggio poco frequentato (io l’ho percorso in totale solitudine..), con possibilità di avvistamento di molti animali.

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