Rovale (Pizzo del) e Pizzo di Mezzodì da San Bernardo

Bella escursione in un vallone piuttosto selvaggio e che dalle due cime regala un ottimo panorama. Rispetto alla scorsa settimana non è stato necessario utilizzare le ciaspole (che io, in questa stagione, rifiuto di portare!), anche perché la neve ha subito una buona trasformazione ed è stata praticamente sempre portante anche se non ghiacciata. Tant’è che piccozza e ramponi sono rimasti nello zaino. La neve, comunque, è continua da quota 2050/2100, anche se sulle dorsali è quasi del tutto assente. Infatti, proprio per questo, abbiamo attaccato la cresta piuttosto in basso. Sulla stessa è presente una mezza traccia che ci ha facilmente portati sotto il tratto terminale. Paretina breve ma verticale e quindi il cavo è di aiuto. Ridiscesi abbiamo poi continuato in direzione della Bocchetta di Variola e, da qui, siamo poi saliti al Pizzo del Mezzodì. In questo tratto l’innevamento è un po’ più continuo ma la neve è sempre stata ottima. Per la discesa abbiamo seguito le tracce di ciaspole, penso di domenica scorsa, che ci hanno portato direttamente ad intercettare il sentiero GTA. Come scritto da tutti dislivello “teorico” non eccessivo ma spostamento notevole e, soprattutto, moltissimi saliscendi. Avvistate alcune marmotte ed un piccolo branco di camosci. Un saluto all’escursionista milanese con cui abbiamo percorso l’ultima parte di salita al Rovale e che poi ci ha raggiunti anche sul Mezzodì. In zona solo un altro escursionista. Giornata molto bella, con ottima visibilità, e temperatura ideale. Con Michele.