Rous (Mont) dal Laghetto Pesca Sportiva

Rous (Mont) dal Laghetto Pesca Sportiva
La gita
erba-olina
4 31/08/2013

Partiti dal laghetto per la pesca sportiva (superato Les Perreres è sulla sx) seguendo il sentiero n. 9, dopo aver lasciato la macchina in una piazzola sulla dx poco oltre la stradina che scende al laghetto (strada privata, ma al ritorno abbiamo notato che c’erano auto parcheggiate). Nessun problema ad individuare l’imbocco del sentiero indicato da palina e bolli gialli (parte vicino alle costruzioni limitrofe al lago ed è poi sempre evidente). Via ferrata in buone condizioni (rocce un po’ umide nelle zone in ombra ma niente verglas) e facile, i punti ostici sono pochi e ben attrezzati. Dal termine di questa al colle Vofrede si percorre un tratto di sfasciumi di varie dimensioni, abbastanza stabile. Dal colle alla vetta traccia con ometti e bolli rossi, qualche gradone da superare a circa metà percorso. Ferrata a parte, il resto dell’itinerario è da considerarsi EE. Niente neve fresca.
Rientro ad anello con discesa al rifugio Perucca passando per il colletto alla base del pendio finale del Mont Rous (prima su sfasciume fine, poi su pietraia, ogni tanto si ritrova una traccia di sentiero e ometti, qualche breve tratto su residui nevai). Dal rifugio proseguito su sentiero n. 35 che risale alla Finestra di Cignana e compie poi alcuni saliscendi: è possibile però evitare l’ultima risalita imboccando un sentierino che va verso la cava adiacente il laghetto (per altre possibili scorciatoie e info sul percorso vedere anche le relazioni all’itinerario: Volfréde (Sperone) Ferrata http://www.gulliver.it/itinerario/3992/)
Dsl del giro ad anello: 1700 m circa, per poco più di 17 km.
I primi metri del sentiero n. 9 sono utilizzati come toilette dai frequentatori del laghetto: una vera indecenza!
Nebbie vaganti sin dalle 8.00 di mattina, panorami quindi inizialmente limitati ma al primo pomeriggio i vapori si sono disciolti, svelando lo Chateau des Dames in tutto il suo fascino ammaliatore!

Con Tiziana e Vittorio: sosta prolungata in vetta e poi al rifugio davanti ad un’ottima fetta di torta alle mele.
Un saluto alla coppia di Torino incontrata in cima e a Maurizio con la figlia Erika incontrati al rifugio con cui abbiamo condiviso la discesa.

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