- Accesso stradale
- Nessun problema
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Quota neve m
- 1500
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Rimasti nuovamente nelle nostra zone per una gita mordi e fuggi viste le temperature polari e venti forti in quota. Giunti al colletto Balma ci accorgiamo che la giornata non è poi così ventosa come da previsioni meteo e ci buttiamo, pertanto, in una nuova sci-escursionistica alla scoperta di itinerari un pò particolari. La meta scelta è la cima Revelli che domenica causa forte vento non siamo riusciti a concatenare con il Monte Rotondo. Sono entrambe cime che meritano una visita dal punto di vista paesagistico e in giornate limpide offrono anche bel colpo d’occhio sul mare.
Discesa su bella crosta portante sul pendio che dalla cima porta al bocchino dell’Aseo. Da qui rispetto all’altro ieri decidiamo di proseguire la discesa lungo rio Raschera fin poco sotto il Gias Pisciasso m.1650 sciando in alto su croste da vento alternate a tratti in farina e da quota m.2000 in giù bella polvere stagionata. Dal Gias Pisciasso ripello x seguire una stradina che transitando sotto le pendici della cima della Ferlette raggiunge prima sella SPA e poi il colletto del Dente della Brignola m.1950. Da quest’ultimo discesa verso il fondo del Vallone della Brignola ancora in farina invecchiata, poi solita stradina verso la Balma e rientro a Prato Nevoso su piste battute.
Solo noi due e nessuna anima viva nei paraggi.L’itinerario così proposto porta un dislivello di circa m.1900 in salita per uno sviluppo totale di km. 27. Tre stelle ampiamente meritate.