
Prima parte fino al bivio colle Basei/colle Rosset in comune con l’itinerario descritto per la Punta Basei (https://www.gulliver.it/itinerario/71176/). Dal bivio, seguire le indicazioni per il lago e il colle Rosset su sentiero sempre ciclabile fino a costeggiare il lago e quindi giungendo alla base di un primo risalto dove la traccia si fa ripida e a tratti rocciosa costringendo a caricare la bici in spalla per una cinquantina di metri. Si perviene quindi ad una zona che con modeste pendenze prosegue in direzione del colle verso i laghi Chavaney consentendo di pedalare nuovamente fino alla base dello stesso. Rimangono ora solo 130m di dislivello per raggiungere il col Rosset ma che si presentano ripidi e a tratti esposti, da fare per forza in modalità portage imperiale. Una volta al colle, belle vedute sull’alta val di Rhemes da una parte e sulla valle Orco dall’altra.
DISCESA
I primi 130m per giungere alla base del pendio appena percorso bici in spalla sono solo in parte ciclabili, con sezioni ripide ed esposte (S3 con passaggi S4) a tornantini stretti intervallate da tratti NC. Occhio alla penna! Nonostante le difficoltà elevate, un po’ in sella e po’ a piedi, in pochi minuti si è nuovamente alla base del pendio dove sorgono i laghi Chavaney. A questo punto si possono mollare i freni e con qualche brevissimo sali scendi si plana su bel sentiero scorrevole verso l’ultimo salto sopra i laghi Rosset e Leytà dove questo torna ripido con brevi sezioni tecniche (S2, max S3). Atterrati in prossimità del lago Rosset ci si può rilassare definitivamente godendo di un flow imperiale come solo questa zona e poche altre sanno offrire (S1 – S2). Arrivati nuovamente sulla strada in prossimità del rifugio Savoia si risale quindi su asfalto e si torna al colle del Nivolet, dal quale si scende poi fino ai laghi Losere. Giunti al lago inferiore, ben visibile a lato strada, si segue il sentiero raggiungendo il lago superiore e svoltando quindi a sinistra con belle vedute sul lago di Ceresole. Qualche centinaio di metri in piano e poi in discesa fino al bivio per il Casotto del guardia parco “Bastalon” che si raggiunge svoltando a destra (bivio poco visibile, tenere d’occhio il casotto in basso a destra) e seguendo il sentiero tecnico ma mai difficile (S2 passaggi S3) lo si supera fino a ad incontrare il sentiero “Chabod” eventualmente percorso in salita all’andata. Da lì in poi lo si segue scendendo una lunga serie di tornanti (S2 max) fino all’alpe Renarda. Segue un brevissimo tratto su asfalto per poi riprenderlo a sinistra (cartello indicatore) e in breve si arriva al punto di partenza in Località Chiapili di Sopra
- Cartografia:
- Carta dei Sentieri -Valle dell'Orco/Gran Paradiso- L'ESCURSIONISTA & MONTI Editori
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