- Accesso stradale
- Ok al colle dell'agnello.
Avvicinamento abbastanza comodo, si arriva all’attacco in un’oretta di camminata in piano, prima per sentiero e poi per traccia nella pietraia. Abbiamo attaccato la variante più facile che ha una partenza abbastanza terribile, in strapiombo su svasi…Noi (come qualcuno prima di noi) l’abbiamo azzerato brutalmente facendo una piramide umana, poi il tiro scorre abbastanza liscio fino alla sosta (in comune con la variante di sx). Da lì in poi la salita è bella, l’ambiente è severo (anche se sei a un tiro di schioppo dal colle dell’agnello in quella conca sembra di essere in un altro mondo), la roccia è ottima sui muri più impegnativi, la spittatura buona. I numerosi traversi dopo un po’ li ho trovati snervanti, e a volte anche un po’ fini a se stessi, ma la via è così e lo sapevamo già prima. Dalla fine della via abbiamo raggiunto la cima per una corta ma esposta crestina di sfasciumi, e poi su sentiero nella pietraia rientro relax al colle. Ottima la relazione su camptocamp.
In cordata con Manu, in ottima compagnia di Guess e Marco. Solo noi sulla via, una cordata di francesi di corsa sulla vicina Rosita, e un trio di stambecchi che continuava a staccare sfasciumi nella conca sotto di noi, garantendoci una colonna sonora a tema “piatti rotti”.