Accesso: dal colle dell’Agnello scendere 50 m. lungo al strada sul versante francese e poi imboccare un sentiero che quasi pianeggiante porta sulla cresta spartiacque; dopo circa 300 m scavalcare in territorio italiano, scendere 70-80 m e seguire una vaga traccia di sentiero che porta ad attraversare la pietraia (alcuni ometti) ed immette nel valloncino sino ai piedi del crestone (1 ora).
Salita: bella via di montagna ottimamente spittata, con un percorso un po’ strano che segue per 6 lunghezze il bordo dx dello spigolo del crestone; al 6° tiro non fermarsi allo spit con vicino uno fittone senza piastrina, ma proseguire ancora 8 m sino alla vera sosta; molto belli i tiri 1, 5, 7 e 8; ultimo tiro piegare a sin. verso l’alto; roccia nell’insieme molto bella; ambiente particolare; portare 13 rinvii e, volendo qualche friends.
Discesa: consigliata e veloce a piedi; dalla cima percorrere una cinquantina di m. di cresta e poi scendere ad un colletto (ometto); di lì per sfasciumi (o resti di nevai) tagliare in diagonale verso ovest su tracce di sentiero sino a raggiungere il sentiero del Pan di Zucchero che riporta sulle tracce del mattino ed in breve al colle dell’Agnello.
Partiti con una splendida giornata a mezzogiorno siamo piombati nel limbo più nero.