Visto il meteo molto incerto abbiamo scelto una gita non troppo lunga e relativamente vicina…partenza dalle Grange della Mussa alle 9 circa, con ampi sprazzi di sereno che facevano presagire un miglioramento consistente, che in realtà poi non c’è stato…molto redditizia la prima parte di salita fino all’Alpe della Rossa, poi lungo traverso sul sentiero 227, sempre abbastanza evidente e ben segnato. Il bivio per la cima è all’incirca a 2.500 m ed è caratterizzato da un ometto abbastanza grande con una tacca di vernice rossa e bianca sulla destra (sentiero per il Lago Mercurin) e uno arancione sulla sinistra…ovviamente bisogna prendere a sinistra e seguire i numerosi ometti che puntano diretti verso la cima…non esiste un sentiero vero e proprio, ma spesso ci sono delle tracce di sentiero che consentono di raggiungere la cima senza grosse difficoltà. Il terreno è molto pietroso, ma non presenta passaggi impegnativi…ovviamente in caso di nebbia l’orientamento si fa abbastanza difficoltoso, per fortuna oggi nebbie e schiarite si alternavano molto velocemente e quindi abbiamo raggiunto la cima abbastanza agevolmente. Abbiamo impiegato circa 3 h 15 per la salita, concedendoci poi una lunga sosta in cima visto la temperatura era piacevole nonostante le nubi…discesa altrettanto rapida, abbiamo solo faticato un po’ a ritornare sul sentiero 227 in quanto a metà della discesa dalla cima siamo stati avvolti da un banco di nebbia che ha ridotto la visibilità, ma con l’aiuto del GPS abbiamo rimediato in pochi minuti.
Bella gita in ambiente molto selvaggio, incontrati numerosi stambecchi. Meteo discreto, con continua alternanza tra nubi (molte) e schiarite (poche). Con un bel gruppetto del CAI Pianezza (13 persone) in versione escursionistica…quasi nessuno oltre a noi, abbiamo incontrato solo una persona che scendeva mentre noi salivamo.