Saliti da Dondena passando per il Rifugio e lago Miserin. Si prosegue poi verso il colle della Rosa, tra pascoli e resti di ghiacciaio.
La salita al colle non e’ cosi’ terribile come l’ho sempre sentita descrivere: basta tenersi in alto sulla destra, anche piu’ in alto del percorso segnato volendo, per evitare pietrisco piu’ infimo e eventuali crolli.
Dal Colle della Rosa si procede poi sulla cresta, alternando filo a tratti su versanti, con qualche passaggio (facile) dove bisogna mettere le mani, e un unico tratto attrezzato (canapone) per superare un muro di ca 10 m di altezza.
Tutto segnato con bolli.
L’ultimo strappo verso la cima non presenta particolari problemi (manco il terreno instabile di cui tanto avevo sentito parlare), basta tenersi in alto a sinistra sulla roccia.
Discesa effettuata su Piamprato per bellissima cresta aerea verso Cime Beccher, da dove si cavalca velocemente giu’ fino a inserirsi al sentiero che scende dal Laris. Unico punto delicato della discesa un tratto in cresta con salto di roccia: non imboccare il canalino (continuazione del “sentiero”) perche’ il terreno si sbriciola sotto i piedi solo respirando, ma tenersi in alto sulla roccia sul filo di cresta.
Gita di appena poco piu’ di 1000 m di dislivello +, quindi non proibitiva, solo un pelo tecnica e con pochi tratti esposti.
Sicuramente molto divertente e varia.
Consigliata la discesa su Piamprato (meno tecnica della salita), per continuare con il varieta’ – gli scenari sono molto diversi e altrettanto belli. Sono 1350 m D- fino al rif. Ciavanassa. Spettacolo!