Non siamo partiti da Carello, ma dalla frazione Benna, molto defilata rispetto al vallone del Messa, seguendo tacche di vernice rossa lungo la faggeta, quindi siamo risaliti alle Muande Franchino e poi giù al torrente, per poi salire finalmente a Carello e qui rintracciare il sentiero corretto.
La neve inizia a quota 1500 circa, e di colpo aumenta a 30 cm buoni. Abbiamo smarrito inizialmente la traccia seguendo orme che non portavano da nessuna parte, ciò ci ha costretti ad una risalita su un ripidissimo pendio di erba e neve marcia, non scivolare è stato un miracolo. Rintracciato il tragitto corretto con neve via via più alta (ma anche più dura), siamo saliti al colle, anche se qualche rumore di assestamento ci ha fatti tenere le antenne dritte.
Dal colle alla cima fatica notevole causa accumuli importanti, che nascondevano buchi tra i massi, a volta si cadeva in voragini.
Cima anche se non altissima e a due passi da casa offre soddisfazione e un discreto panorama, specie sull’imponente Civrari. Daniele super oggi ha battuto traccia. Partiti alle 12 con un caldo insostenibile.
E’ possibile partire anche dal Colle del Lys lungo il sentiero dei partigiani che collega il Colle a Favella, passando sotto le palestre di roccia.