Rochefort (Aiguille e Dome de) Cresta di Rochefort

Preso la prima funivia e messo piede sul ghiacciaio dove troviamo subito qualche tratto di neve cedevole che poi migliora man mano che si sale alla gengiva e poi per cresta fino alla cima dell’Aiguille. Trovato percorso tutto ottimamente tracciato di fresco appena 2 giorni prima, quindi siamo tra le prime cordate dell’anno e quasi certamente la prima macchinosa cordata da tre, configurazione forse poco adatta per questo percorso. Ancora nessuna traccia verso il Dome, dove non osiamo nemmeno lontanamente pensare di spingerci. In lontananza pare di vedere tracce in zona Walker. Ben innevato tutto il percorso a partire dal canalino per il pendio verso la gengiva, si sta rapidamente aprendo in più punti la terminale sottostante, nessuna caduta pietre dall’alto. Poco sopra un passo di roccia un po’ da cercare con sosta in clessidra per il recupero secondi e calata al ritorno. Passaggi estetici sulla cresta con saliscendi da brivido per chi non fa abitualmente certi percorsi. Rocce finali con tratti di neve, fatti tre tiri sempre con ramponi ai piedi e picca a portata di mano, 3 calate al ritorno, mezza da 60. Corda fissa discesa anticima parzialmente coperta ma non essendoci ghiaccio ora non serve. Zero termico alto ed assenza di vento con neve cedevole al ritorno, a tratti marmellata totale! Inutili: seconda picca, viti da ghiaccio e friends; presente qualche fix e ottime soste collegate nella parte finale. Andati lunghi e, nonostante l’ampia finestra oraria, abbiamo perso funivia, ma ci siamo goduti l’ambiente metro per metro, gita per noi molto formativa. Ci siamo quindi fermati al Rifugio Torino con ottimo servizio, disponibilità e prezzi equi. Discesi a valle l’indomani un po’ provati ma soddisfatti. Molte cordate sul Dente del Gigante, solo un paio sulla cresta. Funivia con prenotazione obbligatoria, pagamento online, mascherine, rilevamento temperatura corporea; regole meno rigide al rifugio. Con Marco (Phantom) e Claudio (Gaijin). Buoni 4000 a tutti.