Salita inedita, per me, al Rocciamelone da questo versante e devo dire che è di gran lunga più bella e varia della salita da Susa, ambiente mai monotono, panorami che cambiano continuamente e poche persone, in effetti il dislivello( effettivo è di 1800m tondi tondi) scoraggia molto.
Essendo stati rallentati in auto per un ora dalle pecore che di notte venivano portate agli alpeggi, ci è toccato premere sull’acceleratore nella parte a piotte e dopo 1h 30min eravamo al rifugio(la prima parte è puro trasferimento), breve sosta e ripartiamo per il col di Resta raggiungibile prima con un ripido sentiero e poi per balze rocciose ben segnate da bolli e ometti fino a raggiungere la zona delle croci ed in breve il ghiacciaio.
Oggi ramponi, che avevamo, inutili e veloce camminata sul ghiacciaio fino a raggiungere la cresta per percorrere gli ultimi 250m per la cima.
Tanto per dare un idea, la cresta finale ricorda molto quella della Gr.Sassiere, molto ripida ma ben percorribile su ottima traccia fino alla bella Madonna della cima raggiunta dopo quattro ore dalla partenza dal lago.
Nebbie lato Val Susa, pausa ristoratrice e giù di gran lena verso il Tazzetti, altra pausa e via giù al lago che nel frattempo si era popolato di turisti.
Rifugio chiuso, aperto nei we, una sola e piccola parte nevosa da attraversare prima dell’ultimo strappo per il rifugio, ghiacciaio bonario, pianeggiante e senza crepacci.
Come detto prima, per chi ha voglia di farsi un discreto mazzo, la salita da questo versante è sicuramente da preferire, molto ma molto consigliata.
Gran gita e gran tirata con l’amico Sergio che è salito come un trattore!
Bravo!