Partenza ore 6:30 con il fedele amico Giancarlo dal Lago di Malciaussia dopo notte in tenda in modo da essere subito sul posto.
La strada dopo una mezzoretta abbondante di sentiero facile, sale abbastanza ripida fino al Rifugio Tazzetti che raggiungiamo dopo circa 1h e 40 min. di cammino. Piccolissima pausa, ci lasciamo il rifugio alla spalle seguendo il ripido sentiero che aggirando una cresta alla destra del rifugio ci fa giungere fino al Col della Resta, un piccolo terrazzo panoramico e molto suggestivo viste le croci dedicate alle vittime sul Rocciamelone. Ripartiamo affrontando la ripida salita sulla destra del Col della Resta, parte a mio avviso più difficile fisicamente di tutta l’escursione in quanto non vi è un vero e proprio sentiero ma seguendo i bolli sui tratti di pietra ci si inerpica fino ad arrivare alla conca del ghiacciaio. Il mio socio ed io eravamo muniti di ramponi e a nostro avviso sono stati molto utili perché data la presenza di neve “ventata” con conseguente crosta.
Messi i ramponi, abbiamo potuto attraversarlo in maniera veloce ed agevole, evitando sentieri su roccia che ci avrebbero fatto allungare molto la strada. Una volta attraversato il ghiacciaio ci si ritrova sulla cresta che porta alla vetta. La traccia, sempre molto evidente, dopo un passaggio di circa un cinquantina di metri un po’ esposto con pendii da entrambi i lati, diventa molto faticoso con pendenze davvero importanti che sommate all’altitudine richiedono una discreta preparazione contando anche la strada già percorsa. La fatica viene totalmente ripagata alle 10.45 quando raggiungiamo la vetta da cui possiamo ammirare un panorama mozzafiato. Molta gente in vetta, tutta salita dall’altro versante della Val di Susa, percorso molto battuto vista la minor difficoltà. Dopo una mezz’oretta di relax e rifocillamento, iniziamo il percorso inverso seguendo la stessa strada con rientro a Malciaussia dopo 2h e 40 min. di cammino. Giornata intesa ma stupenda, assolutamente da rifare.