Il percorso è bagnato nella sua parte alta, ma c’è comunque da ricordare che siamo su di una montagna di 3500 metri e verso fine settembre.
La neve della notte passata è completamente sparita dal percorso. Per il resto il percorso è in buone condizioni. Attenzione che la fontana della Riposa è chiusa.
Che dire? Io trovo questa salita un vero è proprio viaggio, un viaggio su per i monti (e che monti!) ed un viaggio interiore. Comunque un viaggio fantastico!
Questa volta ho voluto mettermi alla prova, poichè ho un allenamento assolutamente inadatto a questa salita ma volevo vedere dove la mia testa avrebbe portato il mio fisico, in modo da poter fare qualcosa di più impegnativo in futuro.
Parto da casa che piove è ciò mi sconforta parecchio, anche perchè la pioggia continua per un lungo tratto della Valle Susa. Avvicinandomi a Foresto, la situazione migliora ed infatti salirò sfruttando il meglio della giornata (abbastanza fresco e soleggiato). Oggi salirò sempre con la marcia ridotta innestata, potrò quindi sfruttare questa situazione per godere al massimo degli splendidi panorami che via via si aprono ai miei occhi. L’unico intoppo sarà la fontana della Riposa chiusa che mi farà finire l’acqua al Ca’ d’Asti. Decido di proseguire ugualmente pur sapendo che fino al ritorno al Rifugio la Riposa non troverò niente, anche perchè non mi avrebbe fermato neanche la pioggia. Comunque 2 escursionisti gentilissimi mi offrono un preziosissimo 1/2 litro e quindi problema finito grazie a loro. In discesa sarò comunque molto più veloce del previsto, ma sarà perchè non sentirò la fatica che mi godrò anche questa lunga discesa (nonostante la nebbia).
Rimane una gita che per me varrà sempre *****!
Un saluto ai pochi escursionisti incontrati ed a Tini ed il suo gruppo, incontrati quando stavano scendendo dalla vetta. Ho scoperto che erano loro leggendo la sua relazione su gulliver.