La Punta 4106 era da tempo in programma, e già tre anni fa quando eravamo saliti alla Roccia Nera dal Plateau Rosà avrei voluto salirla, ma avevamo dovuto fare i conti con l’ultima corsa della funivia in discesa per Cervinia…ed essendo fuori tempo utile eravamo scesi. Stavolta sono ritornato per chiudere il conto in sospeso, ma salendo dalla Val d’Ayas ed evitando gli impianti di risalita del Plateau Rosà. Siamo saliti con il fuoristrada che fa servizio navetta (vedere il sito riportato sulla relazione) fino al Pian di Verra Superiore in compagni di due francesi (e scoprirò dopo che uno dei due era il noto alpinista Francois Damilano!), salita tranquilla, nel giro di 2 orette abbiamo raggiunto lo storico Rifugio Mezzalama (ora riaperto e gestito dopo qualche anno di chiusura) dove ci siamo concessi una breve pausa. Poi ripresa la salita tra grossi pietroni, facili roccette e un breve tratto del Ghiacciaio di Verra, prima della ripida pietraia finale e le roccette attrezzate con canaponi, cavi metallici e passarelle in legno che portano all’ottimo Rifugio Guide di Ayas. Fortunatamente il rifugio non è pieno, ottima la sistemazione ed il trattamento. Un pò caro, la mezza pensione costa 60 euro, ma allineato a tanti altri rifugi d’alta quota. Ottima la cena, gestori e personale gentili e davvero ospitali, noi ci siamo trovati decisamente bene. Il giorno seguente, fatta colazione alle 4.00 ci siamo messi in marcia per le 4.40, non fa per niente freddo, cielo sereno e visibilità ottima! Il Ghiacciaio di Verra era in ottime condizioni, i pochi crepacci incontrati erano ben visibili, e aggirati o attraversati dalla traccia nei punti giusti. Alba incantevole, con le prime luci del giorno a rendere ancora più spettacolare questo ambientino già superlativo di suo! Oltre a noi, almeno altri 50 alpinisti presenti, diretti al Polluce, Castore e altri alla Roccia Nera come noi. Nella parte alta, sotto il versante Sud-Ovest del Polluce abbiamo seguito la traccia alta, traversato alla base il Polluce (sia la via normale che lo scivolo erano in ottime condizioni!) e poi in discesa abbiamo raggiunto l’ampio pianoro glaciale alla base dell’isolotto roccioso che sostiene il Bivacco Rossi-Volante. Noi abbiamo preferito aggirarlo a sinistra invece che risalire le roccette, portandoci per un breve tratto sulla pista che sale verso il Colle del Breithorn, e poi seguendo una vecchia traccia che sale un ripido pendio, in mezzo ad alcuni grandi crepacci, fino a raggiungere il dosso nevoso sopra il bivacco stesso. Da qui, siamo risaliti lungo il ripido pendio SO della Roccia Nera su buona pista, ma in questo tratto abbiamo faticato abbastanza forse per la quota, ma anche per non aver dormito quasi niente al rifugio. Le condizioni del pendio erano ottime, neve dura, compatta e ideale per salire in tutta sicurezza con picca e ramponi! Usciti in cresta, seguendo l’ottima traccia abbiamo seguito la cresta sommitale (con alcune cornici davvero spettacolari rivolte verso il lato svizzero) abbiamo raggiunto la Roccia Nera, una cima a me piuttosto familiare, terza volta su questa cima per me! Sono salito volentieri perchè Paolo non aveva ancora raggiunto questa cima e ci teneva molto. Per me un piacevole ritorno. Saliti in circa 4 ore dal Rifugio Guide di Ayas, ma siamo saliti lentamente sul pendio ripido, faticando più del previsto. Panorama vastissimo e spettacolare dalla cima (tutto il Gruppo del Monte Rosa, Mischabel e Oberland Bernese, Bianco, Grand Combin, Gran Paradiso e il lontano Monviso solo per citarne una parte!). Dopo circa 30 minuti di pausa, siamo ripartiti seguendo la bella cresta SE in direzione della Punta 4106, con alcune gigantesche cornici anche qui (sempre rivolte sul lato svizzero, a destra salendo) arrivando alla base del ripido canalino che consente di superare un salto roccioso, trovato in neve dura ma senza affioramenti di ghiaccio, poi un tratto di facili rocce, un breve pendio nevoso e altre roccette ci hanno portati in vetta al nostro secondo 4000 di giornata. Inizialmente ci eravamo prefissi di continuare e salire anche il Breithorn Orientale, ma un pò la stanchezza, il ritardo sui tempi previsti e l’annunciato peggioramento meteo nel pomeriggio ci hanno indotti a goderci un pochino la vetta, ammirare anche da qui un panorama identico a quello visto poco prima dalla Roccia Nera, dedicarci ai servizi fotografici e poi iniziare la discesa. Ma l’appuntamento con il Breithorn Orientale è solo rimandato di poco! Oggi abbiamo incontrato almeno 40 persone tra chi saliva la Roccia Nera e chi proseguiva per la traversata al Breithorn Orientale, o per la traversata completa fino all’Occidentale. Come era prevedibile tra meteo buono e le condizioni ottime per salire queste cime era prevedibile il gran numero di alpinisti presenti in loco! Gita di grande soddisfazione e ambiente favoloso, anche senza il terzo 4000 siamo scesi e tornati a casa ampiamente soddisfatti della nostra 2 giorni in Val d’Ayas. Direi che ne valeva decisamente la pena! In discesa non ci sono stati problemi, rientrati al Rifugio Guide di Ayas in circa 2.30 ore, neve e crepacci mai problematici. Poi lunga discesa e rientro fino al Pian di Verra Superiore, con peggioramento del tempo e un pò di pioggia nella parte bassa, ma niente di fastidioso. Scesi nuovamente a Saint Jacques con il fuoristrada…e dato che eravamo abbastanza stanchi ci stava!
Due giorni sfruttati bene, due belle montagne salite, ottime condizioni della montagna, meteo decisamente buono a parte il pomeriggio di sabato (ma nel complesso non ci si può lamentare!). Ampiamente soddisfatti di questa grande gita, era tempo di riprendere a respirare l’aria sottile dei 4000 metri! Ottimo trattamento ricevuto al Rifugio Guide di Ayas. Due belle giornate e una gran bella gita fatta insieme a Paolo A. del CAI Ligure di Genova, due “camosci” a spasso per la Val d’Ayas!