Roccia Nera – Breithorn Occidentale traversata dei Breithorn da Plateau Rosà

Roccia Nera – Breithorn Occidentale traversata dei Breithorn da Plateau Rosà
La gita
giuliof
5 11/08/2018
Accesso stradale
Ok Cervinia, funivie 32 € a/r.

Condizioni ancora buone ma comincia ad emergere parecchio ghiaccio, non solo sul pendio della Roccia Nera ma anche in numerosi altri raccordi tra i rilievi. Avevo una seconda picca ma è rimasta sullo zaino. A breve potrebbe essere al limite, percezione comunque soggettiva, tant’è che sul pendio della prima cima ho visto uno coi bastoncini. Crepacci chiusi o comodamente aggirabili. Tutto tracciato. Saliti ieri mattina al bivacco per prendere i posti, presenti 10 persone su 10 nella notte più 2 fuori in tenda. Bivacco in posizione favolosa ma servirebbe una sistemata alla base con isolamento e coibentazione per ridurre spifferi ed umidità dal basso. Vento fastidioso e freddo al mattino ci fanno ritardare la partenza, giungiamo al Roccia Nera dopo l’alba, brevissima sosta sulla calotta gelata e poi via verso il gemello con canalino ormai quasi secco e comode rocce per prendere la cima. Da qui in poi la traversata non è difficile ma diventa abbastanza macchinosa, a partire dalle doppie del gemello. Alla base dopo le prime doppie ci attende un bel traverso gelato, fatto sosta su vite da ghiaccio per portarci sul sicuro e lontano dalle fauci della sottostante terminale. Abbastanza agevole la salita all’Orientale, breve passo di roccia e poi sfasciumi e poca neve residua. Calate oggi facili da trovare grazie alle peste sulla neve, altrimenti un po’ nascoste. Il Centrale ci impegnerà per la maggior parte della giornata, l’ambiente è più articolato di quanto possa sembrare dal basso. Fatto tiri sui vari torrioni e anche lungo i trasferimenti più aerei con mezza da 60 non doppiata: precauzioni forse eccessive ma per me necessarie dato che percorro l’itinerario per la prima volta e non faccio traversate in quota tutti i giorni. Scesi comodamente dalla normale del Centrale, trascurando l’Occidentale che volendo si sale già sempre in qualunque condizione. Messo qualche fettuccia e qualche friend qua e là per proteggere i passi più esposti, roccia sempre ottima. Senza ramponi e senza guanti sulle rocce del Centrale ormai asciutte e con temperature più miti rispetto al mattino. Ottima intesa con Marco (phantom) anche se entrambi dobbiamo migliorare per velocizzare le manovre in ambiente prima di buttarci su gite più impegnative. Ruoli quasi complementari: al socio la neve a me la pietra.

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