Roc (Il), Punta di Ceresole, Cresta Gastaldi, traversata

Roc (Il), Punta di Ceresole, Cresta Gastaldi, traversata
La gita
enzo51
4 19/08/2018
Accesso stradale
nulla da segnalare

La scelta di compiere questo giro (E CHE GIRO..)con partenza da Pont 2.00 di notte in un unica soluzione non si e’ rivelata tra le piu’felici specie alla nostra eta’ dove sbattoni del genere si finiscono poi per pagare a caro prezzo in termini di salute in la negli anni. Una notte interamente spesa tra viaggio e avvicinamento..alle 4.30 colazione al Vittorio, assieme a coloro in procinto di salire al Grampa (esperienza questa per me risalente ormai a 40 anni fa’..come passa il tempo!). Ancora col buio proseguiamo incappando in un gruppo di ucraini che han dormito in tenda, diretti alla Tresenta. Da questa montagna si e’ staccato un masso di dimensioni ciclopiche di poco a dx di dove eravamo. Stavamo calzando i ramponi per salire cio’ che resta dell’ormai ridicolo ghiacciaio di Montcorve’ ,con massi anche di notevoli dimensioni cosparsi ovunque e, gorgoglianti rivoli d’acqua in superficie gia’ al mattino. Scoraggiante per fortuna breve la risalita al colle, in uno sfasciume unico, tra fango detrito fine e lingue di ghiaccio nere sottostanti. Tre cordate gia’ operavano sulla Ceresole che poi proseguiranno per la Gastaldi, che noi prenderemo a salire di li a poco stando quanto piu’ possibile sul filo, dove la roccia e’ migliori e passaggi anche oltre il IV. E qui concordo con ilcoppione sulla valutazione AD+ per questo tratto di cresta. Non saliremo il Roc in questa occasione ma ci limitiamo a uscire di poco alla sua sinistra, seguendo una linea di ometti dove c’e’ un ancoraggio per doppia a riprendere il pistone giu’ all’Emauele (piu’ nessuno su al Grampa data l’ora 2.30 pm, nemmeno cosi’ tarda ma gia’ erano scesi tutti). La bella giornata no priva cmq delle solite nebbie lato Canavesano che non hanno tardato a nascondere tutto sul lato sud, mentre eravamo nel vivo della scalata. Piu’ confortante il lato valdostano con ampi spazi di sereno e un panorama cosi ridotto pero’ al 50%. Un bel giro di 17,30h a/r da ripensare se spezzare in due giorni, immaginarlo infilato in una tenda, di sicuro da non fare tutto d’un fiato, dove dislivelli spostamenti notevoli e difficolta’ tecniche al seguito, esigono tempi e ritmi non cosi’ serrati. Morale ci si stanca tanto troppo e non ci si diverte granche’.

In buona compagnia del forte Patrizio che non disdegna..qualunque sia l’ora della partenza anche se questa dovesse arrivare a compromettere un intera notte di sonno.

Link copiato