Roc (Il), Punta di Ceresole, Cresta Gastaldi, traversata

Roc (Il), Punta di Ceresole, Cresta Gastaldi, traversata
La gita
gbri
4 08/08/2018

Buone condizioni generali della salita. La parte nevosa si presenta senza ghiaccio.
A causa di un temporale notturno, alcuni passaggi su roccia ancora in ombra, presentavano parti con verglass, ma senza arrecare particolari difficoltà.
Il superamento del cole del Gran Paradiso risulta faticoso a causa degli sfasciumi presenti con rischi di scariche. E consigliabile essere al colle quando albeggia, in modo tale, da poter avere un po’ di luce e individuare con precisione il punto migliore dove oltrepassarlo.
Nessun problema per la salita della Punta Ceresole, la presenza di ometti aiuta l’individuazione della linea di salita migliore. Dal ghiacciaio pensile è possibile salire la cima direttamente senza passare dal colletto, ometto ben visibile da lontano, raggiungendo la cresta arrampicando sul torrione subito a dx del canalino.
Dal colle Chamonin si sale la cresta Gastaldi, con un po’ di intuito, cercando i passaggi migliori. Non ho trovato lungo tutta la cresta, salvo un cordino all’inizio, nessun riferimento o segno di passaggio. Seguire le precise indicazioni riportate dalla relazione dell’itinerario e da “difra86”.
La cresta nevosa sia per arrivare in vetta alla cresta Gastaldi che per raggiungere il colle dell’Ape, risulta in perfette condizioni e senza presenza di ghiaccio.
L’ultima parte con la salita del Roc non presenta particolari difficoltà. Delicata la breve movimentazione dal colletto alla vetta, a causa della presenza di un paio di centimetri di neve su fondo ghiacciato.
In discesa dalla vetta del Roc, dopo una doppia, si supera senza problemi la crepacciata terminale che presenta, proprio sotto la verticale della doppia, il punto più chiuso e migliore per il suo superamento.

Soddisfatto appieno della scelta di questo itinerario nel quale ho trovato un ambiente molto isolato rispetto al versante opposto del Gran Paradiso. E’ un itinerario lungo ma alpinisticamente completo e appagante che regala sensazioni forti. La qualità della roccia, salvo per la quasi totalità della cresta Gastaldi, non è tra le più solide e stabili e determina una attenta valutazione del percorso e delicatezza nella progressione.
Oltre all’ottimo servizio al rifugio, ringrazio in modo particolare il gestore del Vittorio Emanuele per la cortesia e disponibilità fornitami con informazioni precise sulla attraversata.
Condizioni meteo ottimali sino alle ore 14.

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