Rissace (Tete du) o le Longet da Maljasset per il Col Albert

Rissace (Tete du) o le Longet da Maljasset per il Col Albert
La gita
ste_6962
5 20/04/2019
Accesso stradale
arrivati fino al parcheggio della Combe Bremond (strada aperta e percorribile)
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Crosta da rigelo portante
Neve (parte inferiore gita)
Crosta da rigelo portante
Quota neve m
2400

ci siamo portati in auto fino alla Combe Bremond, aperta al traffico e senza divieti di transito (almeno in questo periodo). Giornata con cielo quasi sereno, assenza di vento e temperatura gradevole. Siamo saliti seguendo il sentiero che sale in piano e poi a mezza costa, superando una piccola borgata per arrivare in vista del grande pianoro del Plan de Parouart. Non è stato facile trovare l’inizio della traccia di sentiero che risale verso le Ribes de Parouart, c’è solo un piccolo ometto in pietre appena sopra il sentiero principale che prosegue verso il Col Longet, che però lascia il dubbio, dato che inizialmente la traccia è ben poco evidente. Noi, non conoscendo ancora bene questo angolo di Ubaye, ci siamo portati alla Cabane de Parouart (come da relazione tratta da guida francese che avevo in tasca) e poi saliti direttamente prima e poi verso sinistra la ripida china detritica soprastante, fino ad incrociare la traccia di sentiero indicata da vari ometti. Saliti su ripida china di pietrame, percorsa però da una ottima traccia di sentiero (molti ometti presenti in loco) su terreno più stabile e meno faticoso di quanto potrebbe lasciar pensare la natura del terreno da risalire! Presa rapidamente quota, abbiamo raggiunto l’inizio del costone roccioso a quota 2350 m, dove con il lungo traverso diagonale abbiamo raggiunto la Cabane de Tieourè m. 2474. Fino a qui, assenza di neve, solo qualche piccola chiazza e nulla più. Essendo un pieno versante Sud, va detto che i pendii di questa montagna si ripuliscono in fretta, e aprile secondo me è il periodo migliore per salire questa montagna. Dopo una breve pausa alla capanna, abbiamo calpestato la prima neve a 2500 m di quota. Ci siamo portati all’inizio del vallone tutto spostato a sinistra, sotto la cresta rocciosa del Rocher de l’Eisassa. Siamo saliti con le ciaspole ai piedi, tenendo prima il centro del vallone e poi ci siamo spostati verso sinistra, dove una rampa più ripida consentiva di sbucare all’ampio Col Albert. Neve decisamente buona, compatta e portante, nessuna traccia precedente. Al colle purtroppo si è alzato un vento abbastanza fastidioso, una breve pausa per compattare il gruppo e siamo ripartiti. La cresta di salita era innevata solo parzialmente, qualche tratto ripido ma senza difficoltà siamo saliti sull’anticima e poi sull’ampia cima. Saliti in circa 4.15 ore dalla Combe Bremond con passo regolare e poche pause. Dato che era quasi tutta innevata abbiamo deciso di tenere le ciaspole fino in cima, trovando neve anche qui compatta e portante. Il meteo era gradualmente cambiato (annuvolamenti un po’ ovunque, ma senza mai il rischio concreto di pioggia e/o neve per fortuna! Il panorama è stato ugualmente molto esteso e godibile. Dopo circa 1 ora di pausa in cima siamo scesi seguendo a ritroso lo stesso percorso di salita, in 3.30 ore con passo tranquillo siamo rientrati alla Come Bremond. Anche oggi una bella gita, contesto ambientale incantevole, panorama notevole nonostante la nuvolaglia. Se continua di questo passo tra 15/20 giorni sarà fattibile già in versione estiva calpestando ben poca neve.

Sfogliando una carta topografica dell’IGN e consultando una guida francese, ero alla ricerca di una bella gita da fare tra Ubaye e Queyras, e la scelta è caduta su questa montagna, inedita sia per il sottoscritto che per il resto del gruppo. Gita fatta in giornata, e con un viaggetto di avvicinamento lunghetto (noi siamo partiti da Genova e due da Ivrea). Scelta indovinata, montagna poco conosciuta e poco frequentata da noi italiani ma sicuramente è una meta piacevole, interessante e da tenere in considerazione. Da fare in questo periodo e/o a maggio, quando si riesce salire a quota 2400/2500 senza pestare neve. Sui versanti Sud tutto pulito fino a 2500 metri di quota mentre lungo i versanti Nord e Ovest la neve in copertura continua si trova già a 1900 m. Oggi eravamo presente solamente noi, nessuno in giro, incrociato solo un escursionista francese solitario alla partenza e poi solitudine totale. Altra piacevole conferma che la Valle Ubaye ha davvero tante mete interessanti da prendere in considerazione, ci sono angoli e cime come questa tutti da scoprire! Gran bella giornata e gita di piena soddisfazione condivisa con Laura, Anna Maria, Davide, Giorgio, Jagoda e il cane Teo. Compagnia di ottimo livello come sempre!

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