Mattinata fresca e limpida, 0 gradi al parcheggio e qualche lieve velatura. Salita al col Thures che sembra di esser in un quadro, colori al loro apice, trasferimento all’etroit du Vallon un pò monotono. Dalla gobba sopra il lago puntando direttamente il colle si abbrevia di qualche centinaio di metri, neve nell’ultimo tratto. Pendio ripido di accesso alla punta tutto pulito, in cresta terreno duro e abbastanza stabile se gelato. L’ometto è raggiungibile facilmente per una rampa che passa a destra di un basso torrione. Poi fatto qualche metro in cresta siam scesi per roccette a prendere una vaga traccia in traverso lato Nevache, tornati sul filo per gradini si riscende a sinistra e si traversa sotto una parete sfruttando una cengia sporca di neve, tornati sulla traccia si raggiunge il punto più elevato per una comoda rampa e qualche roccetta. Oltre diventa decisamente più complicato ma credo faccia ormai parte dei Torrioni di Valle Stretta. Gita non lunga ma molto bella, dall’ambiente bucolico a quello più selvaggio, nessuno in giro da ste parti, abbastanza frequentato al rientro invece verso il colle e lago di Thures. Scendendo dall’Etroit du vallon e tenendo la sinistra si taglia un bel pò inizialmente per prati e poi imboccando un ripido vallone segnato da impluvio che porta all’ampio pianoro vista Re Magi ormai ben sotto al lago di Thures. Ormai nei pressi del rifugio e prima del piccolo guado un bel taglio porta direttamente all’auto evitando marasmi da ore centrali e escursionisti da parcheggio. Salut