La gita
ziocharli
4
01/03/2008
Il tratto più duro dell’intera ferrata lo si incontra alla partenza dove è richiesta buona forza nelle braccia (circa una quarantina di metri). Il secondo tratto è fisicamente meno impegnativo ma più esposto e si sviluppa su placche verticali ricche di appoggi artificiali per i piedi. Dal terrazzo finale abbiamo proseguito fino al Corno Orientale di Canzo risalendo il crestone boscoso per sentiero e superando le due paretine attrezzate con catene (il tratto finale è un po’ esposto).
Ferrata con un grado di difficoltà costante nel suo complesso e soprattutto ben tenuta. Salita con Gav e Mario (conosciuto a metà ferrata circa). Giornata molto piacevole. Eravamo gli unici a salirla.