



Dettagli
- Dislivello (m)
- 850
- Quota partenza (m)
- 300
- Quota vetta/quota (m)
- 1150
- Esposizione
- Sud-Est
- Grado
- D+
Località di partenza Punti d'appoggio
Difficoltà: D+ (IV e IV+ con una lunghezza di V+ e VI-)
Sviluppo: 210 m circa
Materiale utile: una serie di friend e alcuni chiodi (i primi salitori hanno usato un unico chiodo nel primo tiro, poi tolto).
Attacco: subito a sinistra del contrafforte che scende più in basso, si attacca un evidente canalino roccioso.
L1) Si rimonta il canalino per alcuni metri poi, raggiunto un alberello, si comincia un traverso ascendente a destra lungo una fascia di rocce inclinate (IV). Con un passo più delicato (IV+) si guadagna il filo di spigolo in corrispondenza di uno spuntone. Si sale subito a destra dello spigolo (IV), poi si ritorna a sinistra su una cengia. 35 m (sosta su spuntone).
L2) Si sale più o meno dritti per rocce inclinate con tratti erbosi (II e III) fino ad una cengia erbosa con alberelli. 20 m
L3) Subito sulla destra si attacca una bella placca che si rimonta con arrampicata elegante (IV+). Piegando leggermente a sinistra si guadagna una fascia erbosa, si supera un altro breve risalto e si arriva su una cengia con grossi pini. 30 m
L4) Salendo brevemente tra alberi e arbusti, si giunge alla base di un diedro verticale alto una decina di metri. Si rimonta il diedro in spaccata (V e V+, ottime possibilità di proteggersi con friend grossi nella fessura di fondo e friend più piccoli nelle fessure laterali). Usciti su una cengetta con arbusti, con un passo a destra si attacca la successiva fessura-camino, piuttosto ostica e proteggibile con più difficoltà: si sale sulla faccia di destra che all’inizio è verticale, poi si abbatte un po’ ma è povera di appigli (VI-). Alla fine si esce a sinistra su una cengia con alberelli. 25 m
L5) Tornati a destra si rimonta una breve placca (IV) poi si prosegue su rocce meno ripide (II+) e, traversando a sinistra un terreno facile, si raggiunge un albero. 35 m
L6) Si sale facilmente (I) per erba e brevi balze rocciose fino ad un’ampia cengia con alberelli. 30 m
L7) In breve si raggiunge la base dell’ultimo risalto, che si supera direttamente, lasciando a sinistra l’evidente canale roccioso percorso dalla Via del Nonno. Si sale prima su placca inclinata (III), poi si vince un breve muro verticale (IV+), sfruttando due belle fessure orizzontali che offrono una buona presa per le mani e la possibilità di piazzare ottimi friend. Si esce così su un ampio e panoramico terrazzo con pini, alla fine delle difficoltà. 25 m
Da qui si può proseguire per la Via del Nonno (non facilissima da individuare, perché i segnavia sono ormai sbiaditi). Quest’ultima supera alcune brevi balze rocciose, poi procede tra gli arbusti, piegando a sinistra verso l’ultimo, ripido pendio sotto la vetta. Salendo infine per rocce inclinate ed erba si raggiunge il sentiero della Diretta pochi metri sotto le croci del Monte Rama.
- Storico:
- Prima ascensione: Andrea Parodi e Marco Colli (Gruppo Geki, CAI Arenzano), 28 febbraio 2020.
Prima ripetizione: Daniele Anzaldi, Edoardo Grondona (CAI ULE di Sestri Ponente), 8 marzo 2020.
28/02/2020
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