Ragno (Pizzo) da Patqueso

Ragno (Pizzo) da Patqueso
La gita
larix66
4 19/09/2020

Pizzo Ragno raggiunto dalla Val Basso; traversata in cresta verso il pizzo Nona quindi discesa per Passo di Biordo, Alpe Fornale e Campra. Nebbia poco fitta sul versante della Val Basso che non ostacola la visibilità; rocce della cresta asciutte. Evito un paio di passaggi esposti abbassandomi di qualche metro sul lato Val Basso, risalendo subito in corrispondenza di due prominenze rocciose; affronto direttamene un terzo passaggio esposto a circa tre quarti della cresta disarrampicando per un paio di metri. In seguito supero alcune placche e giungo senza ulteriori difficoltà all’ultimo balzo che risalgo con attenzione fino in vetta. Breve sosta poi percorro la successiva cresta Sud, pianeggiante ma affilata, mentre comincia a piovigginare. Raggiungo una bocchetta da cui scendo sul lato Valgrande dirigendomi verso il Passo di Biordo; qui la visibilità è veramente scarsa e sarebbe stato difficile raggiungere il passo non conoscendone l’ubicazione, almeno fino a dove, più in basso, compaiono le tracce di sentiero provenienti presumibilmente dal “Sasso Bianco”, noto passaggio sulla cresta caratterizzato da un ampio affioramento di quarzo. In vista del Passo di Biordo la visibilità migliora e smette di piovere; la discesa sull’opposto versante si svolge su sentiero evidente e ben segnalato con la sola difficoltà delle pietre umide e molto scivolose.

Gita insolita, con lo scopo della riparazione della custodia del libro di vetta che qualcuno questa estate ha (spero involontariamente) divelto; salita in compagnia di Nicola, che porta in spalla la bici con cui scenderà, mentre io approfitto dell’occasione per affrontare la cresta tra il Pizzo Ragno e il Nona, uno dei pochi angoli di queste montagne che non ho ancora percorso. Finito il lavoretto in cima al Pizzo Ragno prendiamo ognuno la sua strada; Nicola inforca la bici e comincia la sua discesa, fermandosi al Lago del Geccio per tenere d’occhio il mio passaggio sui tratti più impegnativi della cresta. Nell’ampio vallone tra il Passo di Biordo e l’Alpe Fornale risalta il contrasto tra la totale solitudine del luogo, dove incontro solo un nutrito branco di camosci, e la folla di cercatori di funghi che prende d’assalto i boschi qualche centinaio di metri più in basso, le cui voci lontane giungono fin qui.

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