Rabuigne (Punta di) Via Normale da Usellières

Rabuigne (Punta di) Via Normale da Usellières
La gita
ste_6962
5 26/06/2016

Era da qualche tempo che il nome di questa cima ronzava nei miei pensieri….sarà per le belle relazioni lette e le belle foto che avevano attirato la mia attenzione, e così, nonostante le previsioni meteo (ancora una volta…!!) non fossero propriamente incoraggianti, anche se il gruppo iniziale sì è ridotto, alla fine ci siamo ritrovati in 6, fiduciosi e motivati, senza alcun dubbio e/o ripensamento siamo partiti, destinazione Usellières! Certo, da Ivrea ad Aosta un muro d’acqua e cielo nero e minaccioso, da temporale appunto, ma arrivati ad Arvier cielo quasi sereno e senza ombra di perturbazioni. Siamo saliti comodamente al Rifugio Chalet de l’Epèe in 1.40 ore, lungo il sentiero panoramico e non seguendo la stradina poderale. Sentiero sempre ottimamente segnato, con numerosi cartelli indicatori presenti ad ogni bivio. Mentre salivamo si è annuvolato, sembrava che dovesse piovere nel pianoro degli alpeggi Mont Forciaz, invece erano solo due gocce d’acqua isolate e niente di più. Ultimo tratto di salita abbastanza ripida per risalire un costolone erboso e poi siamo arrivati nel pianoro del Rifugio Epèe. Piacevolissima escursione e ambiente integro. Al rifugio (una struttura da 80 posti) eravamo presenti solamente noi 6…e devo dire che non mi dispiaceva affatto. Ottima l’accoglienza, la sistemazione ed il trattamento ricevuti! Il giorno seguente, ci siamo messi in cammino alle 5.20 dal rifugio, cielo sereno e visibilità ottima, altro che annuvolamenti e rischio di rovesci, tanti siti per quanto riguarda questa zona hanno preso una bella toppa (o più volgarmente si può scrivere “hanno cappellato”!). Risalito il primo tratto ripido, poi il Vallone di Bouc si allargava e il contesto ambientale diventava davvero superlativo, dominato dalla mole dei due Mont Forciaz e dalla Rabuigne. Non c’è neve fino a circa 2600 m, dove si aggira un costolone roccioso e si guada il torrentello. C’è un ometto visibile nel punto dove va abbandonato il sentiero per il Col Fenetre, poi si sale per un ripido nevaio su neve portante e compatta, ottime condizioni finalmente! Risalito il nevaio si raggiunge la conca dove inizia il Ghiacciaio del Bouc vero e proprio. Anche qui ottime condizioni generali, assenza completa di crepacci e nessun affioramento di ghiaccio sulla ripida rampa terminale a 40°. Risalito il ghiacciaio e rampa compresa slegati, con le condizioni attuali non ci sono problemi di sorta. Davvero piacevole e divertente la rampa finale, l’uscita è a 40° abbondanti. Gita di di sicura e totale soddisfazione…almeno per noi è stato così! Saliti in circa 3.30 ore dal rifugio alla cima. Ci siamo fermati circa 1 oretta in cima, e data la giornata spaziale che abbiamo trovato e lo spettacolare panorama ammirato. In discesa la neve ha retto bene, dato che alcuni compagni non si sentivano sicuri, siamo scesi dalla rampa terminale legati in cordata, facendo due cordate da tre persone. Nel giro di poco più di 2 ore siamo rientrati all’ottimo Rifugio Epèe, e 1 ora per scendere a fondovalle. Con le condizioni attuali altamente consigliabile!

Uscita del Gruppo Camosci del CAI Ligure Genova con 6 partecipanti, oltre al sottoscritto (organizzatore) erano presenti Sandro, Enrica, Paolo oltre a Giorgio e Jagoda di Ivrea. Gruppo collaudato e affiatato come sempre, compagnia di ottimo livello. Fare gite insieme è sempre un vero piacere! Oggi solo noi in cima, incontrati alcuni escursionisti nel Vallone di Bouc mentre scendevamo verso il rifugio e almeno 80 persone al rifugio per il pranzo domenicale. Sulle cime dei dintorni non si vedeva nessuno, tanti sono stati fermati da previsioni ceffate quasi in pieno! Noi siamo stati bravi a crederci fino in fondo e ad essere partiti. Direi che ne è valsa ampiamente la pena!

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