Non mancano le varianti per allungare il percorso così come i differenti punti di partenza a seconda se si arriva dal Piemonte o dalla Liguria.
Da Bagnasco si sale a Garessio lungo la SS28 del Col di Nava (piuttosto trafficata nei giorni festivi, abbastanza fastidioso). Da Priola a Garessio è possibile sfruttare una pista ciclabile che fiancheggia la ferrovia.
Raggiunto Garessio si prosegue seguendo le indicazioni per Calizzano (non esiste l’indicazione Colle del Quazzo) raggiungendo facilmente la frazione Valsorda con l’imponente Santuario.
Fino a qui la salita è dolce, dopo inizia la parte impegnativa con pendenze che si attestano sempre attorno al 10%, con rampe fino al 15% seppur brevi. Il fondo stradale è ottimo, e gran parte della salita si svolge nel bosco (specialmente al mattino molto fresco). L’ultimo km spiana decisamente, si supera anche una fonte (da verificare la presenza di acqua in estate), raggiungendo il colle 1090 m.
Si continua per Calizzano, in discesa fino a giungervi 640 m. Qui inizia un falsopiano ancora in leggera discesa passando per Caragna e Caragnetta, dove si riprende a salire verso il Colle dei Giovetti, salita abbastanza docile (attorno al 6%) e lunga 5 km circa.
Dal colle si scende rapidamente a Massimino, e quindi si fa rientro a Bagnasco.