Angelo, Lorena e Marzia … abbiamo lasciato la macchina a Ramat e siamo saluti lungo il segnalatissimo Sentiero Balcone (non ci sono possibilità di perdersi), senza percorrere neanche un tratto di strada sterrata (non nego un po’ di fastidio al sentire il rumore dei fuoristrada e al vedere parcheggiata ad Amburnet una macchina come la nostra … ma salire a piedi ci consentirà di percorrere un giro ad anello, altrimenti impossibile!)
ATTENZIONE: secondo me manca un solo ma fondamentale cartello al bivio situato a pochi metri dal “Pertus”, che può essere oltrepassato senza notarlo. Quindi: superate le ormai diroccate grange Pertus, caratteristiche perchè così incassate nel versante della montagna da continuarne la pendenza con il tetto, ed usciti dal bosco, all’ultima curva prima del lungo traverso pressochè rettilineo ed in falso-piano che porta ai denti (ormai ben visibili), imboccare il sentiero a sinistra che in pochi metri porta all’ingresso del “Pertus”.
Raggiunti i Denti, volendo percorrere un giro ad anello siamo scesi verso la Cappella Bianca, il sentiero percorre sempre il versante sud della cresta su cui sorgono i Denti e si prende svoltando a destra dal sentiero di salita, pochi metri prima di raggiungerli, passando praticamente ai piedi del più basso. Questa via non è da scegliere quando c’è pericolo di nebbia perchè segnata pochissimo e male. Attenzione a non percorre re troppa distanza senza avvistare quelche segno sbiadito o tracciato sugli alberi in posizione improbabile, smarrimento garantito. Abbiamo intrapreso quindi una discesa un po’ faticosa oltre che per l’oriantamento anche per lo spesso strato di foglie che rende scivolosissimo il fondo sempre molto ripido.
Gita comunque molto remunerante per il paesaggio sulla val Susa (alta e bassa), sul gruppo dell’Orsiera e sulla poco conosciuta Val Clarea … il tutto condito da una buona dose di pettegolezzi ed SMS.