Gita in compagnia di Alain-Diego-Flowered e LaFataFrancesca. Per domenica è previsto maffismo e di conseguenza le idee scarseggiano. Mi viene nella mente di andare alla W dell’Argentera e vedere se le “Ali” sono ancora in cundi. Dal giorno della Forcella potrebbero essere cambiate tante cose. Ma al massimo un Madre di Dio ci esce sicuramente, anche dovesse peggiorare il meteo. L’avvicinamento Himalayano ci devasta, ma in qualche modo arriviamo al Gias delle Mosche. Sentiero e siamo fuori dal bosco. Binocolo e..sembrano a posto. Un pò di allegria è quella che ci vuole per dare energie alle gambe. Finalmente siamo all’attacco della cengia basale. Incominciamo a salire e il meteo si maffizza decisamente. La visibilità è però buona. Si fatica. Neve sfondosa. E fa caldo. Tiraemolla siamo sul secondo pendio e qualcuno ha agitato la bolla. Una fitta e candida nevicata ci accompagna in questo fantastico itinerario. L’ambiente è di rara bellezza. Siamo al colletto e un po di sole tra le nuvole ci intima a scendere…ma dopo poche curve lo salutiamo! Visibilità discreta, ma perdiamo il gusto dell’aericità che regala quasta discesa. Ma tutto…non si può avere. La neve è buona da sciare,soprattutto nella parte alta, mentre nell’Ala” inferiore è un pò irregolare, ma sempre valida. Nella rampa in basso cambiano le cundi: neve durissima al limite della sciabilità. Fortuna che sono una 50ina di metri anche se decisamente esposti. Alain e Fata calzano i ramponi per il saltino finale, io con le due picche è un pò di “circus” riesco a passare. Tutto a posto…
Il resto super pendii immacolati, peccato che quelli inferiori fossero un pò collosi causa effetto maffizzante dell’umidita.
Finale a S. Anna con birra fresca e “panetto” DOC.
Bravo Andrea per l’idea…
Du bon ski