
Dettagli
- Altitudine (m)
- 750
- Dislivello avvicinamento (m)
- 100
- Sviluppo arrampicata (m)
- 70
- Esposizione
- Sud-Est
- Grado massimo
- 5a
- Difficoltà obbligatoria
- 5a
Località di partenza Punti d'appoggio
Via di stampo classico, aperta cercando di piantare meno spit possibili, posti nelle zone in cui non si potevano posizionare protezioni mobili.
La via prende molto sole, ha poco avvicinamento, la roccia è fantastica e i gradi sono bassi: in pratica è ottima per imparare a proteggersi in un ambiente che ricorda, anche se da lontano, le salite alpinistiche!
Dal bivio salire 150/200m fino ad un piccolo spiazzo sulla dx vicino ad una sbarra. Presente grosso ometto di pietre.
In alternativa digitare su Google Map esattamente: 44.1918790,8.0084438
Avvicinamento
Dal parcheggio, superata la sbarra, seguire la strada.
Superate le arnie sulla destra, si prende a destra, sempre seguendo la grossa strada, poi subito a sinistra e si sale a tratti sulla vecchia strada, a tratti tagliando qualche curva, fino ad arrivare alla base di una vasta pietraia. Qui entrare nel bosco e salire puntando alla ormai evidente base della parete dove si trova la placchetta col nome della via.
Sono presenti ometti e indicazioni varie su tutto il percorso, tranne dalla pietraia alla base della via, ma la direzione da seguire è chiara. A breve aggiungeremo tracce di vernice.
L1
Dalla targhetta alla base si sale lo zoccolo verticale fino a raggiungere un imponente fessura strapiombante, la quale non va toccata perchè sembra pericolante. Traversare invece facilmente a DX, un passetto atletico porta alla base di un muretto ben ammanigliato che si risale fino in sosta, sulla SX. Sosta su comodo terrazzo, 2 spit con cordone. (25m, 2 spit, V)
L2
Partenza a SX della sosta. Con passo atletico si risale il piccolo muretto e si scala la placca abbattuta e ben lavorata, fino a portarsi alla base di un piccolo diedro-fessura. Salire facilmente, poi piccolo traverso verso SX e sosta. Sosta su due spit, uno con anello, uniti da cordone.
(26m. 4 spit. IV+)
L2bis – Trasferimento
Salire a DX della sosta arrapicando pochi metri (5m, III), poi sostanzialmente si cammina per una ventina di metri su una placca quasi in piano.
Guardando verso SX si giunge alla base del 3° tiro, qua un grosso spunzone permette di recuperare il secondo. Totale 28m.
L3
Partenza “sprint” sul muretto leggermente strapiombante. Salire il susseguirsi di scaglie e maniglioni fino in sosta. (20m. 2 spit. IV, III)
Di qui le difficoltà scendono abbastanza, dopo aver scavalcato la sosta, ci si può legare in conserva e procedere in cresta per gli ultimi 50/60 m (III- facilmente proteggibile).
Discesa
Arrivati alla fine della cresta si disarrampicano 2/3 metri sul facile, poi si scende sul bosco a SX. Nella parte bassa è presente una corda fissa. Presenti alcuni ometti (pochi) ma la strada è evidente.
Alternativamente dalle soste ci si può calare con delle doppie non più lunghe di 30m.
S1 non ha maglia rapida attualmente, ma sarà sistemata al più presto.
Se si parte a calarsi da S3, per raggiungere S2, conviene allestire una sosta sullo spunzone alla base di L3, calare il 1° fino a S2, poi il 2° scende “disarrampicando” ma protetto dal 1° che è in sosta su S2.
! da S1 e dalla base di L3 ci si può ritirare, tagliando verso il bosco a sinistra, facendosi un po’ largo tra i vari rami.
- Storico:
- Via individuata grazie alla grande pazienza di Federica, percorsa la prima volta, senza spit da Nicola Muzzulini e Alessando Bologna, liberata (causa alcune piccole modifiche) da Nicola Muzzulini e Federica Massa
02/01/2020
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