Gita impegnativa perché si svolge per oltre 1000 m. di dislivello, sempre abbastanza ripidi, fuori da sentiero, su erba olina, cespugli di rododendro e ginepro: quando si incontra qualche piccola pietraia è una vera manna! Occorre quindi un buon intuito nello scovare il passaggio migliore, specie nella parte mediana dell’itinerario, dove si procede in direzione del centro del vallone per attraversare i rami collaterali del Rio Valbella. Va da sè che per questo percorso serve ottima visibilità. Saliti prima sulla Punta di Pasquere (nominata sulla carta MU), poi sulla Prel e infine sui Tre Denti dopo un breve tratto molto divertente di cresta.
Per me il dispendio di energia è stato notevole date le mie scarse capacità ravanatorie 😉 ma la gita è stata enormemente gratificante. Il nostro arrivo in vetta è stato “salutato” da un rapace, forse un’aquila, che volteggiava in alto sopra il lago Cornuto volando poi velocemente davanti a noi e sparendo altrettanto velocemente. Nel Vallone del Rio Valbella la frequentazione umana è ormai scarsa e la natura sta riprendendo possesso del territorio ma viene da chiedersi come fosse quando gli alpeggi, ora ruderi, erano in funzione.
Ringrazio Giuseppe (Blin1950) per aver accettato di compiere con me questa piccola esplorazione: la sua grande capacità di valutazione della montagna e il suo formidabile talento nell’individuare il percorso migliore ci hanno condotti in cima senza problemi riuscendo a reperire molti brandelli di mulattiera per quanto brevi e poco evidenti. Avevo in mente la Cima Prel da quando l’avevo vista durante una gita al Colle Valbella ed è stato un vero regalo poterci salire in una giornata luminosa e relativamente limpida, ideale per visitare e osservare dall’alto la magica Valchiusella!