- Accesso stradale
- Buona piazzola parcheggio a lato strada all'inizio del sentiero.
Tratti di sentiero con erba già alta, ieri molto bagnata per la pioggia recente, che richiedono solo un minimo di attenzione ai buchi fra le pietre (dalla partenza a q.1200 circa), un piccolo albero caduto facilmente passabile (q. 1400 circa). Il percorso si snoda, con molte giravolte, nel bosco fin sui 1600 m. di quota, ottimo per le giornate calde. Tracciato a volte più vago, specie nei pressi degli alpeggi, ma lo si segue bene grazie alle tacche bianco/rosse. Il sentiero per il Colle Praghetta si stacca a destra, qualche metro oltre l’ultimo dei tre grandi ometti già visibili dall’Alpe Praghetta superiore (così come descritto nell’itinerario – q. 2200 circa) ed è segnalato da tacche bianco/rosse; si intravede ancora, su una grande pietra, una indicazione in vernice bianco/rossa, molto sbiadita, che mostra il bivio. Le tacche proseguono fino in cima alla Praghetta, la vetta, contraddistinta da un ometto e da un bollo di vernice, si trova poco oltre il caratteristico ricovero in pietre. Neve, molle ma non sfondosa e non evitabile, sul pendio finale, che ci ha agevolato la progressione, specie in discesa.
Giornata con qualche nuvola vagante ma nel complesso soleggiata e freschina in alto, che ci ha permesso un buon colpo d’occhio sul lago d’Eugio e su Moncimour e Piata di Lasin.
Con Stefania, che ringrazio per esser ritornata su questa punta a cui volevo salire da tempo.