Pourri (Mont) da Les Lanches via normale dal Glacier du Geay

Pourri (Mont) da Les Lanches via normale dal Glacier du Geay
La gita
sensacugnisiun
4 11/06/2017

Buone condizioni di innevamento, specialmente in alto, con neve quasi sempre portante in salita nonostante il previsto mancato rigelo. Saliti dal rifugio per il Gran Col ed il Col de Roche, si allunga di un’oretta ma alcune immagini di C2C di fine maggio in cui il passaggio fuori ghiaccio sembrava al limite facevano pensare ad un attacco del Glacier du Geay disagevole. I rifugisti non avevano info recenti. L’unica altra cordata presente al rifugio ci ha poi detto che le condizioni erano comunque buone anche dal lato Geay.
Accesso al rifugio da Les Arcs per il col du Chal, si arriva bene a circa 2400 alla partenza della telesiege g.Col, la strada è aperta. Per fortuna si evita il lungo attraversamento degli impianti e della frazione, entrambi inguardabili. Le segnalazioni non ci sono, ma dal col du chal comunque basta seguire la sterrata che svalica sulla sinistra, cambia versante e scende sul rifugio. Trattamento ottimo con cena abbondante e gestori cordiali, da sottolineare la mezza a 34 euri che per un rifugio che serve una montagna di rilievo e varie traversate nel parco nazionale è notevole e onesta.
Partenza alle 3,30 e rapida salita verso il Gran col, non occorre passare di nuovo dal col du chal, un buon sentiero segue l’impluvio che scende al rifugio, svalica sul versante di les Arcs e conduce ai piloni dell’impianto a circa metà via. Per fortuna la neve non era molta fino al vallone del gran Col, altrimenti sarebbero stati marcioni. Alba ai bivacchi e buona salita verso il col de Roches, neve marcia tra i due grossi crepacci del tratto più ripido, portante altrove, prestare attenzione soprattutto in discesa nel tratto ripido. Uscita diretta per la massima pendenza su vecchie tracce. Discesa sul ghiacciaio superiore in buone condizioni, cengia e canalino sono puliti, si disarrampica agevolmente anche senza toccare le corde fisse che non convincono troppo. Un ripido traverso in neve dura conduce al plateau glaciale, anche qui buone peste. Meglio allargare un pò a destra in fondo, la piccola terminale si sta aprendo. Pendii superiori in ottime condizioni, terminale chiusa e niente ghiaccio. I tratti più ripidi sono all’accesso del pendio-canale che porta alla spalla (passaggio obbligato che va stringendosi), l’uscita alla spalla e la parte mediana della cresta finale. Altezza e relativo isolamento favoriscono un panorama magnifico su Bianco, 4000 valdostani e vanoise. Discesa con qualche tratto faccia a monte per prudenza, neve ancora duretta in cresta poi man mano rinvenuta verso il plateau. Scendendo direttamente per il pendio alla fine delle roccette ed evitando l’epaule la pendenza pare più abbattuta. Rapida risalita al colletto, buon primo tratto di discesa, poi gran marcioni fino in fondo al Gran Col. Pista e lingue di neve vecchia ben percorribile portano velocemente all’auto.
Itinerario vario e di ampio respiro, sicuramente più piacevole dell’incassato Geay, per cui va anche considerato che il lato più innevato è attualmente il destro orografico, quindi si resta diversi minuti sotto il tiro delle pareti delle aiguille , e con mancato rigelo non è il massimo. Salut!

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