Che dire: un viaggio nella storia del nuovo mattino! Complimenti a chi si prende la briga di mantenere un po’ di memoria storica dell’arrampicata torinese, sono molto belli infatti i vari cartelli che si trovano man mano che si sale nel vallone e che riportano le citazioni di Grassi e Motti, quando si passano le “porte di Sea” sembra davvero di entrare nel mondo selvaggio di folletti e maghi di cui parlava Grassi. I blocchi, oltre ad avere una roccia splendida, hanno davvero delle forme “futuristiche” e squadrate che invitano a salirli. Moltissimi passaggi sono segnati ed in occasione del raduno erano tutti puliti. Entrati quanto più possibile nell’ottica “free” del nuovo mattino abbiamo arrampicato quei passaggi che più ci stuzzicavano e ci ispiravano per le loro forme e geometrie, senza badare a gradi o quant’altro… forse così si riesce a carpire qualcosa in più di quel “sogno di Sea”.
Con Tom in una giornata dal caldo torrido (forse un po’ troppo per scalare su quarzini a 1500m). Un rigraziamento a M. Blatto e a tutti gli organizzatori.