Bella salita in un posto sperduto, proprio come piace a me. Devo dire che in salita ho “barato” un po’, cioè non sono salito da laux, bensì in auto da Fenestrelle lungo la strada del fort mutin fino a q. 1500m (poco prima del ponte che attraversa il rio, fino a lì con panda 4×4 no problem, dopo è meglio lasciar perdere, tanto già così si risparmia un bel po’ di strada). Sono salito quindi alla balma e di lì verso la bergeria di cristove nel vallone omonimo (si perdono 20m): davvero un posto bellissimo e sperduto, un vallone enorme ma dimenticato da tutto e da tutti (soprattutto in estate). Per tracce di sentiero sono salito fino ad un ripiano sotto al versante S del cialancio d’ane-p.ta belvedere e poi di lì “navigando a vista” ho risalito un canalone che sbuca tra la colletta dei laghi e il colletto a q. 2880. Visto che ero lì ho proseguito un pezzo in cresta fino alla q. 2935m del Truc Cialabrie e poi tornandomene sui miei passi ho seguito la cresta E del Bric Rosso. Come già detto in relazione occorre fare attenzione a ciò che si tocca ma dove serve la roccia è solitamente decente, cresta da non sottovalutare soprattutto se si sta sul filo in certe discese di alcuni torrioni. L’ultimo grande torrione si passa bene per cenge a sx che permettono di zigzagare alla ricerca del passagio più logico, se affrontato frontalmente dal colletto che lo precede offre un muro di 20m che presenta secondo me difficoltà intorno al IV. Alla fin fine cresta carina che vale una visita per gli assidui frequentatori della zona (con il bric rosso infatti ho salito tutti i 3000m della val chisone/troncea). Discesa passando dalla punta della fea nera e quindi dai laghi lungo il sentiero in dx del vallone dell’albergian, ritorno all’auto bello lunghetto. Ovviamente nessuno lungo il mio itinerario se non camosci, stambecchi e un’aquila, per il resto giusto qualcuno nel vallone dell’albergian.