Platasse (Monte) Triangolo Nord

In salita lungo la strada conviene fare portage. Alla Landeniera invece che andare fino al ponte ho attraversato il Chisone sulla valanga e sono salito lungo il ripido boschetto fino alla comba sotto la fascia delle cascate. Una grande valanga ha spazzato il pendio sotto le pareti rocciose e manca neve, quindi invece di salire dall’itinerario indicato in relazione ho percorso quello che mi pare venga chiamato “canale della capra”, ovvero il canale tra il cascatone del ruit e dies irae/carpe diem: si sale per 100m lungo il canale per poi tagliare a sx verso la spalletta (moolto esposta) che dà accesso ai pendii superiori (meglio non fare i pirla come me e tirare subito fuori i ramponi: pendenze fino a 50° nel raccordo tra canale e spalletta). Da lì sci ai piedi senza problemi, ho risalito il triangolo fino all’incirca a metà e poi ho tagliato a dx fino alla cresta che si affaccia sulla normale della valle Argentera, da lì in breve in vetta.
Discesa semplicemente da ricordare: entrata nel triangolo con un po’ di accumulo ma senza problemi, poi un paio di curve a 45° su farina fredda che partiva un po’ e poi semplicemente la libidine: una spannetta di polvere su tutto il pendio (ad essere pistin sotto si sentiva un accenno di crosticina ogni tanto ma chissene), curve e spazi a non finire. Ancora farina fin giù all’inizio della spalletta, poi trasformata appena rinvenuta. Canale ancora duro all’ombra ma duro poco. Si tolgono brevemente gli sci per attraversare la zona senza neve e poi ancora curve su pendii sostenuti in ottimo firn fino davanti alla fontana della landeniera. Da lì in giù stradina con neve quasi continua fino all’ultimo falsopiano prima del bivio di Troncea, poi bisogna arrendersi alla primavera. Col caldo di oggi non penso sopravviverà a lungo (sia la farina nel triangolo che la strada).

Gita che per me vale doppio: qualità della neve e posto speciale.