- Accesso stradale
- Nessun problema. Parcheggiato comodamente su slargo erboso a bordo strada. Strada un pochino stretta in alcuni punti.
Avvicinamento senza problemi, la via della discordia parte poco sopra il primo cartello indicante le vie.
Via della discordia: via semplice spittata abbondantemente su gradi forse un po’ generosi. Unito solo gli ultimi due tiri per evitare eccessivi attriti delle corde. Percorsa in scarponi senza problemi, tiro chiave forse direi il 1.
Via due valli: al termine della precedente cercate di non perdere molta quota su erba scivolosa, costeggiando le evidenti placche scure e passando le via “Braccio di Ferro (6b,A0 max)” e “Sogni di Matteo (5c max)” si raggiunge la partenza. Tutte le vie hanno la loro targa identificativa all’attacco.
I tiri ci hanno lasciati un po’ confusi all’inizio. Poi abbiamo capito che terminava con il bel blocco atletico di L10 e da lì iniziava la cresta. Difficoltà più sostenute, comunque mai eccessive. Unito tutti i tiri 2 a 2 ma sconsigliamo di unire (L5-L6 mi pare) il traverso su erba con la placca immediatamente successiva, tirare su le corde diventa faticoso. Direi che la placca di L6 possa essere considerata il tiro chiave. Il blocco già citato ha un solo passaggio fisico molto breve.
Abbiamo fatto un pezzo di cresta e poi abbiamo tagliato per ripidi prati, infidi se bagnati, e roccette per intercettare il sentiero il più a valle possibile e rientrare in fretta all’auto.
Meteo al top, caldo ma ventilato. Con Martina, alla sua prima scalata con scarponi.