Ponte di Legno – Pisgana (Cascatone del)

Ponte di Legno – Pisgana (Cascatone del)
La gita
pelle2005
5 26/03/2016
Accesso stradale
pulito
Commento sul ghiaccio
Generalmente ghiaccio non ottimo
spaccoso, crostoso, poroso, cotto, ma le difficoltà contenute rendono la salita abbordabile (soggettivo). Volano padell
Quota neve m
1400

Dalla strada tra Ponte di Legno e il Passo del Tonale, le indicazioni per la Val Sozzine sono chiare. Si parcheggia dove si riesce e si continua a salire per mulattiera, fino a incrociare e superare la pista da sci. Poi si segue la forestale che sale, nascosta dalla neve ma mostrata dai numerosi passaggi degli scialpinisti che scendono dalla classica discesa del Pisgana. Strada ben battuta e ghiacciata a tratti, quando si esce dal bosco il percorso è un po’ meno evidente, o meglio è più aperto.
Si risale la valle costeggiando il torrente Narcanello sulla dx orografica, solo dopo aver svoltato un costone roccioso la cascata appare alla vista. In corrispondenza di un laghetto formato da una piccola diga (oggi coperto di neve, a volte scoperto) si abbandona la traccia scialpinistica e si sale a sinistra in direzione della base della cascata: alla sua base, sulla destra si deposita il materiale riparati sotto uno strapiombo roccioso.
Avvicinamento: 2h15’

Partiti alle 4, attaccato la cascata alle 7.

L1: 40m, WI3, SR (destra). Breve muretto di misto ghiaccio neve, canale di neve, altro muretto e poi altra neve verso la sosta.
L2: 55m, WI3, SG. La prima metà è ancora dentro la bella goulotte, con muretti intevallati da neve. Sosta sulla destra delle gobbe di ghiaccio della seconda parte.
L3: 55m, WI3+, SG. Salita abbastanza lineare e continua, salendo leggermente verso sinistra, qualche posto di riposo ma qualche tratto impegnativo. Si superano due chiodi vecchi(brutti e senza cordoni, si sfilano a mano) sulla sinistra, sostando più in alto.
L4: 55m, WI3, SG. Primi 10m su ghiaccio, poi si giunge sul pianoro nevoso alla base dello scudo finale della cascata. Alla ricerca del ghiaccio migliore, si sosta sulla destra.
L5: 55m, WI3+, SG. Similmente a L3, salita abbastanza lineare e continua, salendo leggermente verso sinistra, ma più duro e con meno posti di riposo.
L6: 55m, WI3+, SR (sulla sinistra, da scavare per trovarla). Si sale dritti per la prima metà, poi si sale traversando verso destra, verso la bocca d’uscita, su neve e croste. Ultimi metri su sola neve.

5h30 la salita, ore 12e30 fuori.

CD1: 55m da S6
CD2: 45m su abalakov fino al pianoro nevoso di L4. Trasferimento a piedi di poche decine di metri verso CD3
CD3: 55m SR sulla sinistra faccia a monte a metà circa del pianoro nevoso
CD4: 62m SR sulla destra faccia a monte (si sfrutta elasticità della corda)
CD5: 45m SR sulla sinistra faccia a monte (un solo chiodo, presenti cordini marci, lasciato un cordino)

2h di doppie, 14e30 alla base

1h abbondante il rientro all’auto, con ciaspole.

Qualche spindrift, la linea di salita è stata scelta anche per evitare i loro percorsi preferenziali: essendo ampia nella seconda e terza parte, si può salire dove si vuole. La goulotte iniziale è invece abbastanza obbligata.
Generalmente ghiaccio non ottimo, spaccoso, crostoso, poroso, cotto, ma le difficoltà contenute rendono la salita abbordabile (soggettivo). Volano padelle.
Cascata a gobbe, o a tette che dir si voglia.
In questa stagione la cascata va completamente al sole presto! Siamo usciti appena in tempo, durante tutte le doppie le gobbe luccicavano di raggi solari!
Da evitare in caso di nevicate recenti o giornata ventosa, in quanto la cascata è la via preferenziale di deiezione dei pendii nevosi mediano e sommitale.

PS: ora solare.

Andrea e Giorgio, soli in parete.

Qui racconto:
andreaintrip.blogspot.it/2016/03/tette-tettone-goduriose-cascatone-del.html

Qui altre foto:
goo.gl/photos/Q5pfBLMizg6WyFXz6

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