Via interessante principalmente nei primi due tiri, la storica fessura salita da Gian Piero Motti da solo. Passo ostico in partenza, di difficile lettura, poi facile ma non banale soprattutto una parte di L2 in fessurino, ci si protegge comunque sempre abbastanza bene.
L3 niente male su altra fessurina che va verso destra, purtroppo un po’ sporca d’erba.
Il resto della via è un po’ forzata nella prima parte, gli ultimi due tiri però sono di nuovo molto belli, il primo con partenza in fessura, l’ultimo tutto di placca.
Interessante via per approcciarsi a tutti i diversi stili della Valle Orco con fessure e placche.
Siamo usciti in cima alla via alle 12.30 quindi abbiamo pensato di fare tutto il giro delle borgate del vallone del Roc invece di tornare subito alla macchina: invece di fare le doppie sui faggi abbiamo seguito una vaga traccia attraverso i muretti a secco che porta ad un traverso leggermente esposto, poi proseguendo la traccia diventa un po’ più marcata (alcuni aspetti ci fanno pensare che sia un’antica mulattiera) e infine si ricollega al sentiero poco oltre la borgata Fregai in direzione di Borgo Vecchio. Gita consigliata, per unire l’arrampicata ad una passeggiata in uno dei valloni più belli del Parco Nazionale!
Con Anna