Partiti da Cortino, passando dagli alpeggi Campeglio, Cortevecchia, Campo. Dopo Campo le tracce verso il passo Campeia vanno via via scomparendo. Senza arrivare fino al passo siamo saliti subito su prati ripidi per tracce di animali e sistemi di cenge che tagliano la piodata, raggiungendo la cresta appena dopo la cima dei Casaletti. Da qui consigliabile tenere sempre il filo di cresta fino all’intaglio dove è posta la croce e la targa commemorativa. Questo punto si raggiunge tramite passaggio obbligato attraverso un buco tra i sassi sulla sinistra della cresta. Segue il passaggio arrampicatorio più difficile, che si trova su un muretto esposto verso il versante del lago di Larecchio, ben proteggibile e con buona roccia. Una volta tornati sul filo, lunga cavalcata di cresta che scorre facilmente su cenge erbose alternate a pietraie di grandi blocchi. Discesa dalla normale e attraversamento infinito passando da La Colla per rientrare a Cortino.
Alpinismo romantico e suggestiva scoperta di angoli ossolani dimenticati. Nessuno su questo itinerario. Grazie Luis!