
Utile una serie di micro friends per integrare le rare protezioni.
Appena scesa la sterrata parcheggiare in largo spiazzo (due parcheggi prima del ponte sul torrente).
Da Filorera prendere il bivio a destra per la Valle di Sasso Bisolo; parcheggiare all’altezza della cava di Valbiore (ovvero dove la strada si fa sterrata e passa sul lato opposto della valle).
Imboccare il ripido sentiero che sale nel bosco (presso il muro a lato della strada) - ometto.
Percorrere la traccia fino a quando questa arriva sulla vecchia strada interrotta dalla frana. Percorrere la strada abbandonata che compie un tornante sino a dove questa è di nuovo interrotta dalla frana e quindi salire per blocchi (ometti e bolli blu). Deviare dunque a sinistra e rientrare nel bosco. Seguire La traccia traversando sempre verso ovest, finché non si incontra un bivio in prossimità di alcuni vecchi paletti con filo spinato. Salire dunque sulla destra per ripido pendio fino a
raggiungere le placche rocciose superiori; continuare a traversare verso destra e, costeggiando la base delle placche, raggiungere l’attacco. Nell'ordine si incontrano 4 vie, da sx verso dx: Nel legno e nella Pietra, I punti di Berti, Ottobre Rosso, Cattoalcolisti. Appena a destra di ottobre rosso si risale ad un piccolo pulpito erboso da cui è ben visibile a qualche metro il primo Spit rugginoso della via corredato di piccolo cordino verde. All‟attacco si è in una sorta di vago alveo roccioso ed è evidente una prima piccola scaglia netta di forma romboidale che fornisce i primi appigli.
L1 – Salire al primo spit, continuare verso sinistra ad un piccolo diedrino con pianticella e risalirlo, ancora dritto a fessurina, traversare a destra sotto il secondo spit (gradino erboso) e ancora in obliquo a destra per rampette e fessurina finale alla sosta su spit con schiavetti. 35m (VI) In alternativa dopo il primo spit percorrere tutto il diedrino fino a raggiungere il secondo spit. Non farsi intimidire dal fatto che la fessura di fondo del diedrino è cieca e non offre possibilità di proteggersi perchè una fessura secondaria sulla faccia destra offre la possibilità di buoni piazzamenti. Più elegante che il giro alla pianticella. 2 spit, 30 m
L2 – Spostarsi leggermente in diagonale verso destra su placca fino ad una fessurina. Salire diritti per placca sfruttando alcune fessurine per poi uscire verso sinistra a un comodo ripiano sopra un grosso arbusto (VI). 1 spit, passo delicato in partenza dalla sosta, 30 m
L3 – Salire diritti superando un primo tratto più ripido e quindi una breve placca d’aderenza. Raggiungere il tetto soprastante restando sulla verticale della sosta, dove il tetto, in corrispondenza del suo punto più debole, forma come una “L”. Superare il tetto e proseguire per placca facile fino alla sosta su comoda cengia (VI+). 4 spit ed un chiodo fessura, 30 m
L4 – Salire diritti per placca d’aderenza e alla fine obliquare a destra alla sosta (VI+). 2 spit, 50 m
L5 – Salire in diagonale verso sinistra fin dove la placca diventa un po’ più ripida. Proseguire diritti fino alla sosta (VI). 4 spit, 55 m
L6 – Salire brevemente verso destra per poi sfruttare la fessurina e rimontare sulla placca a destra. Proseguire ancora diritti con tratto delicato di aderenza e poi leggermente verso destra fino alla sosta (VII-). 3 spit, 35 m
L7 – Salire in leggera diagonale verso destra fino a raggiungere e superare alcune zolle erbose. Sostare subito oltre su comodo ripiano (VI). 2 spit, 35 m
Discesa comoda in doppia saltando S1
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