Pianello (Alpe) da Tavagnasco, anello per Santa Maddalena

Pianello (Alpe) da Tavagnasco, anello per Santa Maddalena
La gita
erba-olina
4 16/11/2014

Partiti da Tavagnasco seguendo l’itinerario proposto ed evitando soltanto il primissimo tratto di mulattiera che da Via Ailaro, ormai fuori dal paese, si imbocca sulla sx (oggi abbiamo preferito l’asfalto!). Mulattiere ovviamente scivolose a tratti invase da mucchietti di foglie e ramaglie trasportate dalla pioggia di ieri. Il percorso si trova però lontano da corsi d’acqua e ruscelli (a parte l’attraversamento del torrente Liva, oggi veramente impetuoso, che avviene sul ponte), quindi pochi i rigagnoli sui sentieri.
Da Piavonetto a Oviglio e Usseglio il tragitto è poco segnato e meno evidente (e si confonde con varie tracce di servizio alle case). Dalla base della piccola elevazione rocciosa di q. 1714 a Barzino inferiore si prosegue bene per tracce (le baite sono sempre in vista) e il sentiero per l’Alpe Pietre Bianche (q. 1515) e poi Giacetto superiore (q. 1465) è in buone condizioni così come il successivo tratto per l’Alpe Letola (Lettola, sulla cartina MU). Dalla baita ristrutturata posta più in basso si scende il pendio erboso per tracce (i cinghiali hanno “rumato” alla grande!) fino ad incontrare un basso muretto di pietra e un varco nel muro (opera dei cinghiali), oltrepassato il quale si ritrova un sentiero dapprima vago poi più marcato (fettucce di plastica sugli alberi) per Feipiano. Qui, all’incrocio di poderali siamo scesi per quella asfaltata di sx fino alla baita di q. 1126: ci siamo portati a dx della casa e proseguito alla meglio sui due bordi o al centro di una specie di canalone nel bosco (ravanando il giusto tra foglie e pietre) lasciandoci la baita alle spalle, unico punto in cui non si può parlare di sentiero. Si incontra la mulattiera B2 una quarantina di metri di dsl più giù: questa alterna frammenti stupendamente conservati ad altri in cui si riduce ad un pietroso viottolo fra le foglie, tuttavia sempre molto visibile.
Giornata abbastanza soleggiata, tiepida fino ai 1500 poi decisamente freddina. Nuvole e nebbie vaganti, prima sulla pianura poi a quote leggermente più alte dell’Alpe Pianello. Neve non se ne pesta.

Con Cuci che ringrazio per la gita trascorsa in allegria.
Solo noi oggi qui oltre ad un gruppo di cacciatori, sembrerebbe di frodo, impegnati forse in una battuta al cinghiale: alcuni li abbiamo incontrati sull’altura di q. 1714 (uno di loro ha indossato una specie di maschera con passamontagna e occhiali vedendoci arrivare), un altro all’Alpe Giacetto (che si è prontamente defilato lasciando lo zaino quando ci siamo avvicinati), altri ancora sulle alture sopra l’alpe Giacetto: sembrava quasi una caccia all’uomo…ma per fortuna non lo era!
Un caloroso ringraziamento ai proprietari della baita ristrutturata all’Alpe Letola, veramente molto ospitali, che ci hanno offerto caffè, grappa e biscotti nella loro splendida casa.

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