Escursionismo di “ricerca” se così si può dire: nessun problema fino alle baite Auduine, di lì non essendoci segni/indicazioni abbiamo seguito il sentiero a sx in leggera discesa che poi sale nel bosco prima abbastanza largo ed intuibile (c’è anche qualche bollo); dopo un tratto un po’ più ripido non ci sono più “segni” di passaggio e ci si ritrova in un caos impenetrabile di ontani, larici e rododendri che ci ha fatto smadonnare non poco; per di più dopo un’ora che ci addentravamo in questa giungla sempre più fitta e antipatica abbiamo trovato un bollo su un larice, segno che comunque anni fa passasse davvero un sentiero da queste parti. In realtà se dalla bergeria auduine si segue il sentiero sulla dx (come relazionato) non ci sono problemi: i bolli sono pochi ma la traccia è sempre evidente (occhio solo nella zona della bergeria Souillet). Dalla cima ottimo colpo d’occhio sul bel versante est del becco dell’Aquila.
Con Maurizio e Wild, nessun altro in giro a parte un camoscio solitario nel bosco.