Rocce asciutte e qualche tratto al sole, percorsa intorno a mezzogiorno, dopo Via col Vento. Via classica e quasi “obbligatoria” per noi che cerchiamo il facile ed il divertente dal sapore un po’ alpinistico. Buona per esercitarsi con le protezioni mobili, alcuni locali ci hanno detto che la chiodatura è stata quasi del tutto rimossa eccetto le soste, che comunque si possono fare un po’ dove si vuole grazie a piante e spuntoni. Marco (kima) al comando, io ed Andrea (ghemon) in seconda. Poi siamo passati sulla parete sud ad esplorare le numerose palestre di roccia nelle quali si cimentavano falesisti molto capaci. Alcuni di essi ci guardavano con aria strana dato che eravamo carichi di friends, nuts e cordini e non sapevano neppure che sull’altro versante della montagna ci fossero vie di stampo classico da proteggere. Purtroppo abbiamo trovato cose alla nostra portata, come la falesia dei Tre Porcellini e la Via Simonetta, quando era ormai tardi per ricominciare, così abbiamo preferito fare i turisti alla base dei tiri ben riscaldati dal sole. Due vie facili come primo assaggio possono bastare.
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